La lettera: "Che fine ha fatto lo striscione Verità su Regeni?"

La lettera: “Che fine ha fatto lo striscione Verità su Regeni?”

La lettera: “Che fine ha fatto lo striscione Verità su Regeni?”

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lunedì 15 Ottobre 2018 - 05:02

Due lettori di Tempostretto si chiedono che fine abbia fatto lo striscione che era stato apposto sul balcone del Comune ma è scomparso da alcuni mesi

Mentre molte Università italiane dedicano aule e borse di studio alla memoria di Giulio Regeni, dobbiamo constatare con profonda amarezza che lo striscione giallo “Verità per Giulio Regeni” è sparito dal balcone principale di Palazzo Zanca, sede del Municipio di Messina.

Nell'immane tragedia che ha colpito la famiglia Regeni, l’esposizione dello striscione ci faceva sentire partecipi, noi cittadini messinesi, della ricerca della verità, del ricordo e della lotta perché sia fatta piena luce sull’omicidio di Giulio.

Per tutta la società italiana quello striscione rappresenta la propria voce, l'unione di una moltitudine di cittadini che singolarmente non contano nulla, ma che attraverso quel simbolo di colore giallo sono riusciti a manifestare la propria indignazione per una giovane vita inspiegabilmente e barbaramente trucidata, ed esprimere l’irrinunciabile anelito alla verità.

Al cambio dell’amministrazione comunale lo striscione è sparito.

Non sappiamo chi l’abbia tolto: il precedente sindaco sempre presente nelle battaglie di pacifismo e diritti umani, ma forse fin troppo narcisista nell'esibizione delle stesse, oppure l'attuale primo cittadino troppo impegnato a cambiare tutto quello che si potesse riferire alla stagione politica tramontata? Certamente è stato rimosso.

Forse qualcuno − consigliere comunale, singolo cittadino, giornalista − ha protestato per questo episodio, ma non è dato sapere.

Chiunque lo abbia tolto ha commesso un fatto gravissimo: ha oltraggiato la memoria del povero Giulio e dei Suoi Genitori, che proprio giovedì 4 ottobre hanno inviato una lettera struggente al Capo dello Stato e che Repubblica ha pubblicato in prima pagina.

E soprattutto, chi ha rimosso lo striscione per Giulio Regeni si è prestato al gioco del regime egiziano, i cui esponenti, sin dal principio, hanno operato affinché scendesse l’oblio su tutta la faccenda in modo che i cittadini dimenticassero questa terribile vicenda, inducendoli a rappresentarla come una scellerata disgrazia. Così facendo, le relazioni e gli affari italo-egiziani possono procedere spediti senza alcun intoppo, affinché gli interessi delle imprese italiane in Egitto non corrano il rischio di vedere i loro affari sacrificati sull’altare bagnato del sangue di un giovane ricercatore italiano bravo sì, ma magari un po’ sprovveduto e che, forse tutto sommato, se l’he andata a cercare.

Noi non vogliamo dimenticare, e in segno di solidarietà nei confronti di Giulio, della sua Famiglia e di tutti i cittadini a cui sta a cuore la verità e la punizione della più truce barbarie, chiediamo a gran voce al Sindaco e all’attuale Amministrazione Comunale che lo striscione “Verità per Giulio Regeni” sia riesposto e possa, fino a quando non verrà fatta giustizia, campeggiare sulla facciata del Municipio di Messina.

Due Cittadini Messinesi Indignati, Genitori di una Ricercatrice Universitaria

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