Stasera la votazione decisiva. Ora arriverà un commissario e nel 2026 il voto
ALI’ TERME – Addio all’amministrazione Micalizzi ad Alì Terme. Stasera il Consiglio comunale ha approvato la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Tommaso Micalizzi. Sei i voti da parte degli ex della maggioranza Liliana Bonfiglio, Cristian Mazzucco, Giuseppe Miracolo e Agatino Triolo e, sul fronte dell’opposizione, dei consiglieri Agata Di Blasi e Nicola Riggio.
Ora si attenderà l’arrivo di un commissario straordinario e nel 2026, con due anni d’anticipo, si voterà.
Il commiato del sindaco
Così Tommaso Micalizzi, legato politicamente a Cateno De Luca e Sud chiama Nord, su Facebook: “Cari concittadini, desidero esprimere i miei sentimenti di gratitudine e orgoglio per la vicinanza e l’affetto che mi avete sempre dimostrato in questi due anni e mezzo e in particolare in questi ultimi travagliati mesi. La prematura interruzione della mia amministrazione mi amareggia non tanto a livello personale, perché sono sereno e fiducioso delle mie ragioni, quanto per il rallentamento della proficua azione politica che abbiamo messo in campo, sempre diretta al bene comune e al progresso della nostra comunità. Ma l’impegno, mio e della mia squadra, non si ferma. Alì Terme ha il diritto di superare questa fase di stallo, e avere all’ amministrazione una guida sicura, affidabile e lontana dai giochini di palazzo. Ci vediamo come sempre nelle piazze, nelle strade, per un caffè, un sorriso e una chiacchierata sulla nostra amata Alì Terme. Grazie ancora”.
Le posizioni degli ex della maggioranza
Così in una nota del 15 ottobre, invece, i quattro consiglieri prima in maggioranza spiegavano le ragioni del dissenso: “L’attuale crisi politica è stata determinata esclusivamente dalle scelte politiche del sindaco il quale, anziché tentare di ricomporre i legittimi dissensi espressi dai componenti della propria compagine, ha adottato una decisione unilaterale, condivisa con pochi intimi, anche estranei al Palazzo municipale, con la quale ha defenestrato ¾ della Giunta ed eliminato, di fatto, il gruppo politico scelto dalla maggioranza dei cittadini nell’ultima tornata elettorale. Il primo cittadino ha tradito il mandato elettorale e rinnegato la fiducia che noi consiglieri, gli assessori e i cittadini avevano riposto nella sua persona e nella squadra intera.Si è trattato di una scelta politica senza precedenti, della quale qualsiasi sindaco è tenuto ad assumersi la responsabilità”.

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