Collegamenti Messina – Aeroporto dello Stretto: si ritorna all’antico

Diciamoci la verità, l’Aeroporto dello Stretto è pure sfortunato. Nemmeno il tempo di accogliere con soddisfazione l’arrivo dei primi voli low cost, quelli di Blu Panorama per Roma e Milano, che il giorno dopo si riaccende una polemica. Stavolta è stato il Consorzio Metromare, attraverso l’introduzione dei “nuovi” orari (modificati già sei volte in dodici mesi), a decidere unilateralmente di rivoluzionare la timetable che era stata varata appena due mesi addietro – l’11 aprile per l’esattezza – e sopprimere le partenze specificatamente studiate per l’utenza diretta al “Tito Minniti” di Reggio. Alla faccia delle dieci relazioni quotidiane che, in origine, avrebbe dovuto garantire con il pontile dell’aerostazione calabrese.

Il tutto mentre la Provincia di Messina guidata da Nanni Ricevuto continua a non abbandonare la pista, seppur l’apertura più concreta verso altre soluzioni può rappresentare un segnale. E allora aeroporto di Reggio o aeroporto del Mela? Se fosse per i messinesi la scelta, spicciola e veloce, sarebbe presto fatta: meglio spendere i nostri soldi in casa che altrove. Nel dubbio, si continua a volare da Catania. La richiesta dell’Udc di dismettere la partecipazione della Provincia nella SoGas, a ben vedere, non fa altro che cavalcare il sentore di questa volontà popolare.

Guardando la questione da un altro punto di vista, colpisce apprendere che la Sacal – la società che gestisce l’aeroporto di Lamezia, giusto per restare in Calabria – ha chiuso l’anno con un bilancio in attivo di ben 880.000 euro. Come a dire: esistono aeroporti che generano utilità sociali ed economiche, per i cittadini e per i soci. Soci SoGas che, invece, proprio stamani sono chiamati a discutere un odg che al primo punto prevede l’approvazione del bilancio e il ripiano (ancora una volta) di un disavanzo milionario, che ammonta a 4,7 Mln. di euro.

Le idee dell’Amministrazione provinciale, in realtà, sono abbastanza chiare. Forse ancora troppo aleatoria la scommessa di uno scalo nella piana di Milazzo, Ricevuto e il suo entourage proseguiranno sulla strada intrapresa che porta ad un più intenso impegno nel potenziamento del “Minniti”, maggioranza permettendo. Tornare indietro, d’altra parte, certificherebbe il fallimento della propria politica legata al trasporto aereo. E pensare che oltre Stretto l’azione del presidente di palazzo dei Leoni, vista la sua perseveranza, è apprezzata come e più di quella degli stessi politici calabresi. Basta dare un’occhiata ai commenti lasciati nei vari forum cittadini e nei siti di approfondimento.

Le linee guida della SoGas restano così tracciate: “incrementare l’attività volativa”, “attrarre l’utenza messinese”, raggiungere quota “un milione di passeggeri”. Ma l’infinita vicenda del “rilancio” dell’aeroporto dello Stretto si arricchisce adesso di un nuovo tassello. La Provincia sta infatti pensando ad un sistema di collegamento che bypassi Metromare e colleghi via gommato la città direttamente all’aeroporto dello Stretto. In sostanza sarà l’autobus, in partenza tra il Cavallotti e il terminal del molo Peloro, ad imbarcarsi sul traghetto e raggiungere l’aerostazione di Ravagnese. Periferia sud di Reggio. L’intero percorso – composto di tratto urbano a Messina, traversata marittima e tratto autostradale sulla sponda reggina – potrebbe essere coperto, senza considerare il traffico, in circa un’ora. Si tratta di un ritorno al passato, che riporta i messinesi ai tempi del “Volobus” della ditta Federico.

Ma le notizie non finiscono qui. Dal sito ufficiale della compagnia si apprende che Air Malta, dopo la cancellazione della frequenza aggiunta del sabato, nel mesi di luglio opererà in riva allo Stretto solo per sei giorni. Le uniche date rimaste disponibili sono: 1, 6, 11, 18, 21 luglio (Malta – Reggio Calabria e Reggio Calabria – Roma Fiumicino); 15, 18, 21 luglio (Roma Fiumicino – Reggio Calabria e Reggio Calabria – Malta). In realtà non si tratta di un ridimensionamento della tratta (la Malta – Roma), ma della quasi totale cancellazione degli scali a Reggio.

Difficoltà anche per Prima Aero Trasporti Italiani, ovvero la ex Eagles Airlines, che è stata costretta a cambiare denominazione in seguito all’ultima sentenza sull’ormai fallita Alpi Eagles. I giudici hanno infatti vietato l’uso del nome “Eagles” ed hanno stabilito una sanzione di 500 euro per ogni utilizzo improprio. Per quanto riguarda l’aeroporto di Reggio Calabria, soppressa per mancanza di passeggeri la linea con Venezia (ultimo volo effettuato lo scorso 27 maggio), restano solo i due collegamenti settimanali da e per Bologna.