Pedaggio di Villafranca, dal 1 marzo via ai rimborsi per i residenti a Messina e provincia

Pedaggio di Villafranca, dal 1 marzo via ai rimborsi per i residenti a Messina e provincia

Marco Ipsale

Pedaggio di Villafranca, dal 1 marzo via ai rimborsi per i residenti a Messina e provincia

mercoledì 02 Febbraio 2022 - 13:24

Fino a un massimo di due passaggi al giorno e di 200 euro l'anno. Per ottenerlo bisognerà inviare una mail al Consorzio Autostrade

Non è l’esenzione, come si chiedeva, ma è comunque una notizia attesa da decenni. La Regione ha firmato il decreto attuativo per i rimborsi del pedaggio di Messina Nord Villafranca, validi solo per i residenti nei 108 Comuni della provincia di Messina.

Ci sono, però, dei limiti massimi: due passaggi al giorno e 200 euro all’anno. Con due passaggi al giorno, quindi, verrebbero rimborsati i pedaggi di 83 giorni all’anno, poco meno di tre mesi. In pratica il rimborso sarà integrale per chi usufruisce dello svincolo saltuariamente e sarà parziale per i lavoratori che tutti i giorni si spostano dalla riviera tirrenica del Comune di Messina, da Villafranca o Saponara, fino al centro città.

Come ottenere il rimborso

Il rimborso varrà dal prossimo 1 marzo. Si potrà ottenere sia dopo aver pagato in contanti sia dopo aver pagato con telepass ma bisognerà inviare una mail (l’indirizzo sarà comunicato in seguito) con cadenza mensile al Consorzio Autostrade Siciliane con le ricevute (o nota spese con numero Telepass), documento di identità, autocertificazione di residenza (il modello sarà pubblicato sul sito) e Iban sul quale si vuole ricevere il bonifico di rimborso.

E’ la battaglia di una vita di Mario Biancuzzo, consigliere della VI Municipalità, che fino a pochi giorni fa aveva lanciato l’ennesimo appello tramite il nostro giornale.

Dopo l’approvazione dell’emendamento presentato dal deputato Antonio Catalfamo, la Regione ha stanziato 1 milione e mezzo per un anno e dovrebbe prevedere la cifra con cadenza annuale nelle nuove finanziarie.

“Abbiamo provato in questi anni diverse soluzioni. La prima prospettiva si è impantanata agli uffici del ministero, questa seconda ci è parsa più percorribile – dice Catalfamo -. Perché pagare un pedaggio per un tratto di strada che di fatto ricade nello stesso comune (Messina) e, soprattutto, versa in uno stato di perenne manutenzione? Quindi il rimborso ci è sembrato una soluzione più “veloce” e meno rischiosa. Un milione e mezzo di euro è la copertura totale della misura. Una vittoria che mi sento di condividere in primis con tutti i cittadini che dal basso avevano fatto emergere questa discrasia nell’utilizzo della tangenziale di Messina e un pensiero non può che rivolgersi alle vittime di quel tratto stradale e alle loro famiglie. Un grazie va infine alla squadra della Lega con cui abbiamo sempre lavorato in piena sinergia per questa risoluzione: dal capogruppo in consiglio comunale, il prof. Dino Bramanti con gli altri consiglieri Giuseppe Schepis, Giovanni Scavello, al coordinatore cittadino Nino Beninati, alla coordinatrice per la Città Metropolitana Daniela Bruno fino al consigliere di circoscrizione Giovanni Celi”.

IL DECRETO

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8 commenti

  1. Si avvicinano le elezioni e si diventa buonisti. Ridicoli…. lo sapete che è illegittimo il pedaggio e date la caramellina per un sacrosanto diritto al non pagamento ,
    altrimenti non vi sareste esposti . Cari elettori pigliate nota di chi vi vuole prendere in giro e non fate lo stesso errore di rieleggerli .

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  2. MESSINESE STANCO 2 Febbraio 2022 15:58

    Grande Biancuzzo.Speriamo che il Cas sistemi l’impianto di illuminazione dalla Ss113 all’ entrata del casello e provveda alla pulizia dello stesso così come effettuato in quello di Boccetta. Forza Cas lasciaci piacevolmente sorpresi…..

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  3. Il CAS…….
    Ma avete percorso il nuovo manto stradale da Falcone a Patti???
    Ma è un lavoro fatto a regola d’arte???
    Le due corsie di marcia direzione Messina/Palermo con il rullo chi le ha fatte??? Sicuramente qualche bravissimo operatore….
    Complimenti.
    Soldi buttati nel c……….
    Ma qualcuno li controlla questi lavori???

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  4. Questa è la vittoria di Pirro…..essendo interessato lo svincolo di Ponte Gallo e non Villafranca Tirrena come ci è stato imposto, sarebbe stato sufficiente eliminare il casello in entrata ed uscita……fine della fiera.

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  5. Va bè con la costituzione del nuovo comune “Montenare” il problema sarà superato il casello non sarà più nel comune di Messina con buona pace di tutti.

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  6. Giuseppe Giuliano 3 Febbraio 2022 13:31

    Questo casello denominato oltre 40 anni fa impropriamente Villafranca ha causato un enorme danno nella crescita della ns città.
    È stato un vero furto di territorio e
    si sarebbe e si dovrebbe denominare Messina nord alla stessa stregua di messina sud a Tremestieri.
    Ha convinto i Messinesi erroneamente che la città di Messina finisse a Ganzirri facendo diventare nell immaginario collettivo tutta la fascia messinese Ponte gallo /Casabianca una zona di mezzo difficile da raggiungere facendo crescere una mentalità che considerasse ponte gallo e tutto il favoloso territorio che insiste ritornando verso messina lontano da raggiungere se non attraverso un tratto autostradale che da messina addirittura portasse a villafranca per poi ritornare a messina attraverso una nazionale.
    Altro sarebbe stato lo sviluppo della città che senza pedaggio e con un uscita denominata Messina Nord avrebbe consentito a creare una diversa mentalita,visione e crescita..
    Calcolare l’ingente danno nn sarebbe difficile..

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  7. L’eventuale nuovo comune, se mai vedrà la luce, con quali entrate finanziare potrebbe sopravvivere?! ……per non parlare della gestione dei servizi comunali (strutture, assistenza sanitaria, scuole, acqua, nettezza urbana, illuminazione, etc.)….e per non parlare delle manutenzioni…. in primis delle strade!
    Gradirei un ulteriore suo commento in merito, grazie.

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  8. Che vittoria è ?
    Possiamo chiedere il rimborso (avendo le ricevute ) forse con il telepass forse ?
    La via maestra è fare causa alla Regione e all’autostrada per togliere definitivamente il pedaggio.
    Se gli anziani aspettano da Ottobre le tessere dalla Regione per prendere i pullman gratis (con reddito basso) figuriamoci quando faranno i rimborsi forse tra 20 anni??

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