150mila euro al mese in più per scaricare a Motta, Ialacqua lavora su differenziata e Messinambiente

150mila euro al mese in più per scaricare a Motta, Ialacqua lavora su differenziata e Messinambiente

Francesca Stornante

150mila euro al mese in più per scaricare a Motta, Ialacqua lavora su differenziata e Messinambiente

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giovedì 09 Gennaio 2014 - 01:11

Mettendo per un momento da parte le polemiche per la Tares, restano da risolvere i problemi di sempre. Preoccupa il dato sui costi extra per portare i rifiuti a Motta S. Anastasia, altri 47 mila saranno spesi per informatizzare le isole ecologiche. Si lavora anche per capire quale sarà il futuro di Messinambiente.

Tra le polemiche per la Tares e l’indignazione per i cumuli di immondizia che sono ad ogni angolo della strada, attenzione tutta concentrata sul pianeta rifiuti. Oggi a Palazzo Zanca verrà presentata la rivolta anti-Tares nata su Facebook e che porterà molti cittadini a presentarsi domenica mattina davanti i cancelli del Comune per consegnare al Sindaco gli odiatissimi bollettini Tares recapitati in questi giorni. Per l’amministrazione e per i consiglieri che l’hanno approvata non ci sono dubbi, la Tares si deve pagare, l’amministrazione assicura che nel giro di pochi giorni saranno messi a punto i criteri per gli sgravi per famiglie indigenti e per le attività commerciali più colpite, in ballo però ci sono anche altri passaggi importanti su cui si sta cercando di intervenire. Primo punto: isole ecologiche. E’ stato ripetuto innumerevoli volte che la differenziata dovrà passare innanzitutto dai centri di raccolta distribuiti in città e che solo dimostrando di portare i propri rifiuti nelle isole si avrà diritto agli sconti (validi dal 2014). Dunque il Commissario di Messinambiente Armando Di Maria ha già contattato la ditta Tassinari, la stessa che aveva installato le attrezzature nei centri, affinché effettui tutti gli interventi necessari per informatizzare i sistemi, collegare le bilance e creare un meccanismo che funziona. Interventi che costeranno al Comune 47 mila euro.

Ma restando in tema di Messinambiente, e scorrendo alcune delle immagini che raccontano una città tenuta sotto scacco dalla spazzatura, viene inevitabilmente in mente il problema discarica. Messina sta continuando a scaricare nel sito di Motta S. Anastasia, dopo un balletto di cifre in cui non si era capito se portare la spazzatura in provincia di Catania costasse di più o di meno rispetto a Mazzarrà S. Andrea, oggi il commissario Armando Di Maria dichiara senza tentennamenti che il Comune spende circa 100 mila euro in più al mese a cui si devono aggiungere 45 mila euro in più di spese di trasporto sulle spalle di Messinambiente. Considerato che da ottobre il Comune scarica a Motta, facile fare due conti e dedurre che questo “scherzetto” della discarica è costato fino ad oggi quasi 500 mila euro. Sarebbe necessario dunque trovare soluzioni alternative per risparmiare, la famosa e scomparsa delibera per accedere al fondo di rotazione regionale con cui dovevano esser pagati i debiti con Tirrenoambiente, che gestisce Mazzarrà, probabilmente avrebbe evitato questi problemi.

L’assessore Daniele Ialacqua però continua a lavorare a pieno ritmo e cerca di puntare ad una progettazione che guarda in avanti e che forse non porterà benefici nell’immediato ma dovrebbe dare i suoi frutti. Per Ialacqua solo con l’impianto di Pace e la raccolta porta a porta si potrà davvero iniziare a parlare di risparmi che poi faranno abbassare i costi del servizio e dunque le tasse che ricadono sui cittadini. I 12 milioni per Pace e i quasi 4 per avviare il porta a porta sono finanziamenti che l’assessore non ha intenzione di perdere o sprecare perché sono una vera occasione per Messina.

Resta da risolvere anche il problema Messinambiente. La società è in liquidazione e sommersa dai debiti, lavora in emergenza con ormai cadenza ciclica, e l’amministrazione deve dire che futuro vuole dare alla società e in generale al modello di gestione dei rifiuti. Ieri a Palazzo Zanca si era riunita l’assemblea dei soci di Messinambiente, quindi i vertici comunali e della società, per discutere cosa fare. Si è però parlato pochissimo di futuro e la discussione è stata rinviata al prossimo 3 febbraio, quindi un altro mese di limbo per la società di via Dogali.

Di rifiuti si è occupata anche la V commissione consiliare Ambiente presieduta da Rita La Paglia. I consiglieri comunali hanno voluto sapere direttamente dai dirigenti di Messinambiente perché la città è così sporca e quali sono le difficoltà. Di Maria ha ribadito le difficoltà di operare con cifre sempre più ridotte, con mezzi vecchi e malfunzionanti, con i creditori costantemente con il fiato sul collo. La commissione vuole vederci chiaro e vigilerà affinché in questa fase così delicata ognuno faccia la propria parte.

Francesca Stornante

24 commenti

  1. Smettiamola di fare ridere la gente: Daniele Ialacqua per risolvere un problema?
    Forse il compitino di aritmetica dl mio nipotino di quarta elementare, comunque certamente non quello dell’immondizia.
    Per fare ridere basta +++++++++.

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  2. Quando scrissi che il trasporto a Motta avrebbe comportato maggiori spese, i servi sciocchi mi aggredirono.
    Adesso, UFFICIALMENTE, si conferma quanto da me scritto: 12 milioni di euro in più all’anno, non tenendo conto, inoltre, di 600.000 euro (e mi sembrano molto pochi) per carburante, manutenzione e maggiore usura dei mezzi.
    Tutti questi debiti DOVRANNO essere ripianati dai cittadini con la TARES, che lo prevede espressamente, che a Messina costa quasi il 60% in più che a Milano.
    Ribadisco un concetto, che è sempre stato tagliato da TS.
    Come si possono accumulare decine di milioni di euro di debiti, senza che nessuno favesse niente?
    Chi ha autorizzato le spese?
    Perchè non è mai intervenuta la Corte dei conti?
    Infine.
    Ma che razza di differenziata è quella che vuole fare Ialacqua?
    I cittadini devono portare umido, carta, plastica, vetro con i propri mezzi alle isole ecologiche!?!?!?!?!?
    Quiesta è la riprova che a parlare si è tutti bravi.
    Ialacqua, per anni, ha fatto il saputello, elargendo consigli e rimbrotti a destra ed a manca.
    Messo alla prova, ha dimostrato di essere un +++++ come quelli che lo hanno preceduto.
    Povera Messina, poveri Messinesi!

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  3. CI DOBBBIAMO LIBERARE AL PIU’ PRESTO DI MESSINAMBIENTE, altrimenti affonderemo nei suoi debiti e nella monnezza. La Regione Siciliana,per scelta politica,ha favorito gli oscuri interessi intorno alle discariche,violando le direttive europee,leggi nazionali e regionali.Le tante aziende siciliane,partecipate dei Comuni,come MessinAmbiente,hanno fallito miseramente,sono indebitate,hanno un patrimonio obsoleto di automezzi e impianti,un costo insopportabile per i cittadini,obbligati a finanziarlo al 100% per avere in cambio città sudicie e inquinamento ambientale.Quante TERRE DEI FUOCHI in Sicilia? La Regione Siciliana non si è dotata di una grande azienda di gestione dei servizi,ambientale, idrico ed energetico,come hanno fatto le grandi Regioni del Nord,ha favorito nani aziendali,come MessinAmbiente per soddisfare gli appetiti politici locali.Ieri ho fatto il Consigliere Comunale,ho dialogato con un Operatore Ecologico,
    contestandogli la scarsa produttività.La risposta è stata disarmante,sono sprovvisti di attrezzature per aspirare il VERDE abbondante,quasi la totalità dei rifiuti in questo periodo dell’anno,non possono depositarlo nei cassonetti, perchè vietato,peraltro insufficienti e stracolmi.Inoltre l’ordine di servizio non prevede l’obbligo di depositare nei cassonetti i sacchetti lasciati dagli incivili per strada. Ho uno SCOOP per TempoStretto,gli Operatori Ecologici precari,assunti a tempo indeterminato nel 2010,sul numero l’operatore ecologico è stato impreciso settanta,ottanta,hanno un contenzioso con l’azienda,sono stati collocati e remunerati con il 1 livello,mentre nei costi del servizio,l’azienda li colloca al 2 livello.Se fosse vero inficerebbe il Piano Finanziario.

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  4. Ialacqua non ha idea

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  5. La coperta è corta! Molto corta!
    Se ci sono debiti questi dovranno (prima o poi…) essere pagati da qualcuno (indovinate “chi”…), se ci sono debiti il servizio sarà comunque scadente (mezzi obsoleti, mezzi insufficenti, personale…a spasso…). Se ci sono debiti non ci sono le “risorse” per fare la differenziata “porta a porta”…
    E poi caro george sei sicuro che a Messina (non Milano, ma Messina…)i “buddaci” capiscono CHE COSA va nel cesto blu, in quello bianco e in quello marrone???Che cos’è l”umido”, il “secco” o il mater-bi?
    Io ho seri dubbi…

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  6. CastorinaCarmelo 9 Gennaio 2014 08:40

    Soluzioni strutturali devono essere adottate per risolvere il problema rifiuti solidi urbani.
    Bisogna costruire un Termovalorizzatore nel territorio Messinese così da uscire dalle pastoie infinite del trasporto dei rifiuti altrove,che drenano risorse finanziarie ingenti e non consentono la risoluzione del problema.
    A Berlino in Germania ne esiste “uno” al centro della città ubicato sottoterra, quindi non visibile ma efficace,ed i berlinesi pagato cifre contenute,oltre a riutilizzare il calore prodotto della combustione dei rifiuti per il teleriscaldamento.
    Soluzione pronte ed ecocompatibili.

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  7. 13 milioni di euro per la ‘munnizza’ da scaricare… forse fa comodo da un ventennio questo sistema… ma a chi??? (ecomafia) ?? non è un problema di oggi..da questi sistemi si stanno ingrassando i maiali…i soliti maiali.
    Far partire qualunque progetto di raccolta o altro è difficilissimo vista la situazione debitoria e non organizzata dello smaltimento rifiuti.
    Però bisogna provare qualcosa, piangere di meno… la tares è un omicidio per i messinesi visto che non fanno altro che pagare e non avere servizi. Voi paghereste un biglietto del cinema arrivare in sala e non vedere nulla??? credo di no… paghi un servizio per usufruirne…altrimenti è frode, truffa, incostituzionale…
    Senza imu i comuni sono in rosso …. a cosa serve non pagare una tassa quando ne paghi un altra che costa il triplo???
    6 quartieri 6 isole ecologiche, sistema di riduzione dei costi attraverso lo smaltimento dei rifiuti cda parte dei cittadini ..ed instituire una vera raccolta differenziata che porta dei capitali… non che li sprechi…

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  8. Renato…. prendiamo il buon esempio dal paraguay, del colorado del portogallo dell’olanda…. siamo a statuto speciale.. apri dei coffe shop… e fottitene di tutti,(statuto Speciale) rinasaniamo questa ed altre 4 economie… parliamo di entrate che si aggirano intorno a 3 miliardi di euro :). Occhio….!

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  9. quando la finirete di prendervela con i cittadini?

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  10. purtroppo si tratta di soluzioni molto costose e che richiedono tempi lunghi…

    io sono assolutamente d’accordo con lei, ma a messina tale strada non è percorribile (e non solo per futili motivi ideologici)

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  11. Quando la smettiamo di ignorare le cifre e di essere presi per i fondelli? Pubblico i due link del costo del servizio rifiuti, http://img841.imageshack.us/img841/5533/qzui.png,
    http://img191.imageshack.us/img191/5160/z7s2.png, è pari a € 42.009.693,divertiamoci a guardare le cifre relative al costo del personale, automezzi,spese generali,raccolta differenziata,funzionamento di ATOME3,per fortuna in liquidazione,manutenzione delle ville o aree verdi. Questa cifra nel terzo link http://img4.imageshack.us/img4/1481/0nlr.png, è suddivisa per Costi di Gestione(CG),Costi Comuni(CC),Costi d’uso del Capitale(CK),per poter calcolare la TARIFFA 2013.Confrontate questa tabella con quella dell’ultimo link, http://img5.imageshack.us/img5/3687/l1eu.png, frutto marcio dalle scelte del Consiglio Comunale e Giunta,notate che il costo lievita a € 44.424.677,una differenza di €2.414.984.COSA SONO? Sono gli sconti per alcune attività commerciali sponsorizzate dai Consiglieri a scapito di altre, e per famiglie numerose,una scelta politica di cui si vantano,finanziata con i soldi di noi messinesi,pari a € 1.067.984,cui si aggiungono il CARC,cioè i costi di accertamento riscossione contenzioso,€ 450.000(pazzesco),e il CCD costi comuni diversi,cioè i compensi al CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE,i costi di mantenimento/funzionamento della struttura:enel,acqua,luce,gas,licenze utilizzo software,canoni manutenzione software,acquisto SW e HW,costi per utilizzo della sede,per € 897.000(pazzesco).Non è un Piano Finanziario ma uno sperpero dei soldi di PANTALONE messinese.

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  12. La separazione della spazzatura è semplice, visto che, quando è stata adottata nella mia zona, ci hanno distribuito un secchiello per l’umido,m con dei sacchetti omaggio (vanno bene anche quelli della spesa in plastica biodegradabile, ed un opuscolo.
    Il fatto è, e credo che a questo tu ti riferisca, è la VOLONTA’.
    Ma questo è un altro paio di maniche.
    George.

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  13. Giusto per la cronaca:
    guardando alla delibera TARES si può notare come, dei 47 milioni di euro del costo del Servizio, “solo” 5 milioni riguardano i costi di trasferimento rifiuti alle discariche…MOOOOLTO di più incidono i costi del personale (ca. 40% piano industriale società). I numeri signori, guardate i numeri…

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  14. Ammettiamo anche solo per un attimo che il messinese medio (in vero di qualità molto bassa…)riesca a districarsi tra i vari bidoni, riesca a capire la differenza tra umido e secco e riesca anche a far un pò di differenziata a casa propria.(io non riesco ad immaginarmeli, ma tant’è prima o poi ci dovranno arrivare…).
    Ma per far ciò (raccolta porta a porta)ci vogliono i mezzi ad hoc e gli uomini che messinambiente (o chi per essa) non ha…

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  15. sergio indelicato 9 Gennaio 2014 13:30

    Ho cercato di fare il cittadino civile ma delle isole che ho girato a tutt’oggi (tutte dato che per lavoro sono sempre in giro) non funziona la bilancia e conseguenzialmente non rilasciano alcun documento comprovante l’avvenuta consegna al fine di ottenere gli sgravi tanto declamati si scrive tutto su un registro(vergogna)Di più avevo portato 5 tv da smaltire ma mi è stato detto che ne potevo lasciare una sola al giorno!! Alla minaccia di buttarli davanti l’ingresso del comune è capita la veridicità di quanto detto, solo allora mi è stata fatta la “cortesia” di scaricare quanto sopra. Mi sembra inutile soffermarmi sl fatto che in quasi tutte le isole ecologiche non ci siano i contenitori idonei allo smaltimento e tutto è accumulato ,ma in modo differenziato.

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  16. carrozzoni e stipendifici, ovvero l’essenza di Messina, altrimenti inesistente o grande quanto Milazzo ( forse)

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  17. invelatosempre 9 Gennaio 2014 14:34

    Come cittadino dovrei forse essere rassicurato dal fatto che la V Commissione Consiliare presieduta da Rita La paglia vigili su Messina Ambiente, eppure qualcosa mi dice dentro che è meglio farsi una sonora risata.
    Questi Signori qualche giorno fa approvano il Bilancio di Messina Ambiente senza battere ciglio, d’accordo su tutto ed adesso chiedono perché il servizio non funzioni o è cosi spropositatamente caro? Come fossero problemi esplosi solo adesso o non preventivabili? Ma sono seri o non hanno capito l’unica grande verità che dal 2014 in poi anche il più assonnato e sprovveduto cittadino messinese avrà finalmente chiaro?
    Signori Consiglieri, Signor Sindaco e signori Assessori sono finiti i tempi in cui assumevi gente, rincaravi i costi, trascuravi l’efficienza dei servizi tanto non c’erano responsabili e i conti li pagava Roma o Palermo. Adesso, e i cittadini se ne sono accorti personalmente già dal primo Gennaio 2014, i costi e le inefficienze hanno responsabili ormai facilmente rintracciabili ed individuabili tutti all’interno del Comune e i costi totalmente a carico di noi cittadini. E POTETE SCOMMETTERE CHE CE NE SIAMO ACCORTI!

    Piuttosto, Signori Consiglieri e Signor Sindaco con tutta la Giunta, spiegateci invece come mai ci stanno arrivando cartelle di case dove non risediamo più da almeno dieci anni? Forse perché, nel 2014 a Messina, l’Anagrafe è incapace perfino di dialogare con l’Ufficio Tributi?

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  18. E’ FALSO, il Consiglio Comunale di TRAPANI, con delibera n.109 del 8 agosto 2013, modificata con delibera n.186 del 21 Novembre 2013, ha approvato il Regolamento TARES e il relativo piano tariffario, vedi link. Alcuni nostri Consiglieri Comunali hanno dichiarato il falso, accecati dal pregiudizio politico. Ho già dimostrato che la permanenza nel regime TARSU 2012 sia iniqua e altrettanto costosa, perchè la copertura finanziaria dei 12 milioni di euro, differenza tra le entrate TARSU 2012 e quelle della TARES 2013, sarebbe a totale carico della nostra fiscalità generale, cioè tasse senza il giusto principio: CHI PIU’ PRODUCE RIFIUTI PIU’ PAGA.
    https://www.google.it/#q=TARES+COMUNE+TRAPANI
    http://img571.imageshack.us/img571/5995/5rlc.png.
    NON SI FA BUONA POLITICA CON LE BUGIE, VERGOGNA.

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  19. Preoccupante :” L’assessore Ialacqua però continua a lavorare a pieno ritmo…”
    Caro Assessore, cortesemente, si riposi anche ; non faccia lo stakanovista.
    Forse avrà finito di scartare tutte le caramelle che Le sono state donate per la befana :-)).
    Ad oggi sembrerebbe, il condizionale è d’obbligo, dopo la “smentita” della smentita sui costi di smaltimento dei rifiuti che paghiamo qualche eurino in più, 150.000 al mese.
    Ma domani è un altro giorno e quindi mi attendo altre verità…
    Quanto dovremo aspettare per la sistemazione delle isole ecologiche?
    In attesa della mitica flotta comunale di attraversamento dello stretto e degli utili attesi ( 17 milioni a pieno regime), ci accontentiamo del successo del pedibus…
    Affrontiamolo questo problema di Messinambiente….
    Qualcosa di concreto, su’.

    Aspettando Felice Calabro’

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  20. mi permetto di osservare che 5 milioni sono comunque oltre il 10% del costo complessivo (che ufficialmente dovrebbe essere di 44.5 milioni).

    mentre sul trasferimento in discarica si potrebbe agire subito, sulla questione personale i tempi si allungano a dismisura ed entrano in gioco logiche difficili da scardinare (per quanto io avrei di certo chiuso la partecipata e ricominciato da zero con altro personale e altra dirigenza).

    comunque… il problema non è il costo complessivo del servizio, ma l’assenza dello stesso e la regolamentazione comunale che definire lacunosa è eufemistico…

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  21. non ho sentito le bugie dei consiglieri, anche se non ne dubito (del fatto che possano mentire…).

    a trapani però qcsa è successo… http://www.agi.it/palermo/notizie/201312191651-cro-rt10216-tares_proteste_trapani_sindaco_sopprime_rata_per_fasce_deboli

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  22. Seicento dipendenti… quindi se ognuno di loro adotta una strada il porta a porta può partire subito! È un problema di volontà. Certo che volenti o nolenti 5 stelle o notav..sapienti o ignoranti ..napoleone o mariedit… non c’è via di uscita occorrerà farla sta differenziata..come è necessaria una grossa area pedonale … il problema che va tutto organizzato e attrezzato ma in tibet o a maregrosso non sono gli argomenti che attirano meglio parlare di migranti o di case da occupare… autoinfliggerci ma mai osare….squallidi tutti ! E io? Pure io si pure io inetto che ancora ho un briciolo di speranza che torni un democraticissimo duce

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  23. L’elezione di Renato ACCORINTI,sindaco senza maggioranza,è un colpo di fortuna per i messinesi,finalmente a Palazzo Zanca c’è l’OPPOSIZIONE,al contrario del recente passato,dove tutti andavano a braccetto,una pacchia per Peppino Buzzanca avere contro Felice CALABRO’.L’elezione di RENATO sindaco ha fatto bene ai messinesi e a TempoStretto,quando mai si era vista a Messina una manifestazione contro un tributo,e sul nostro giornale c’è un affollamento,di cui mi compiaccio,di commentatori,oggi svegli ma dormiglioni durante GENOVESE,BUZZANCA e i tanti Commissari Regionali,parlo dei politici e dei burocrati,che abbiano le responsabilità del pre dissesto finanziario,del fallimento di ATM e MessinAmbiente,dello sfascio dei Servizi Sociali,dell’enorme evasione di tributi ed oneri di ogni tipo,dello stato pietoso in cui versa l’organizzazione del lavoro del Comune,tutte cose denunciate in questi anni da mariedit e da pochi commentatori storici.
    Qualcuno mi trovi nel Regolamento TARES del Comune di Trapani le bugie di taluni Consiglieri Comunali messinesi, vi ho fornito il link.

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  24. I costi della discarica sono più giustificati di quelli del CDA che continua ad esistere per la gioia di pochi e la sofferenza di molti.

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