Piano strategico urbano di Messina. Mondello: "Scarsa partecipazione, poi si sveglieranno tutti"

Piano strategico urbano di Messina. Mondello: “Scarsa partecipazione, poi si sveglieranno tutti”

Giuseppe Fontana

Piano strategico urbano di Messina. Mondello: “Scarsa partecipazione, poi si sveglieranno tutti”

lunedì 10 Febbraio 2025 - 13:40

Il vicesindaco, in Commissione Ponte, sottolinea che all'incontro preliminare erano presenti solo 15 persone

MESSINA – Il Piano strategico urbano di Messina è stato analizzato durante la seduta odierna della commissione Ponte. Era stato il vicesindaco e assessore Salvatore Mondello a metà gennaio a indire un incontro al Salone delle Bandiere con gli esponenti della politica, i sindacati e altri enti, che però non ha avuto grande partecipazione. Un tema che lui stesso, ospite della commissione, ha sottolineato durante la seduta. Ospiti anche l’ingegnere Antonino Bertino Pino, il progettista Matteo Scamporrino, assente l’ingegnere Pietro Certo. Presente Stefania Radici per la Cgil.

La polemica sul caso Doglioni

E non sono mancate le polemiche. In premessa Felice Calabrò ha parlato del caso Doglioni: “Era l’unico invitato, le carte parlano. Qualche giorno dopo invece si è parlato dello ‘scontro’ tra Doglioni e Valensise. E improvvisamente il presidente dell’Ingv ha poi detto che non poteva partecipare: è evidente che l’interlocutore non volesse essere messo in un tritacarne, né scontrarsi con un altro collaboratore dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. L’ho interpretata così e soltanto in quell’occasione abbiamo scoperto che è stato revocato l’invito a chi non è stato revocato: noi abbiamo chiesto spiegazioni e il presidente o l’ufficio di presidenza devono darcele”.

Un botta e risposta duro con Pippo Trischitta, con i due a promettersi a vicenda azioni legali. Il presidente della commissione Ponte ha accusato il Pd di aver denigrato la commissione stessa, mentre il capogruppo dem ha ribadito quanto già detto nel comunicato di pochi giorni fa e risposto a un post di Trischitta, che aveva scritto su Facebook: “In seguito al ridicolo, falso e non veritiero comunicato stampa del Pd, che considero una vera e consapevole istigazione a delinquere nei miei confronti, visti gli insulti e altro che ho ricevuto dai No Ponte, mi limito, per il momento, solo per evitare episodi più gravi nei miei confronti, a invitarvi a sentire l’intervento di Alessandro Russo che conferma la necessità di un confronto durante l’audizione del professore Doglioni. Accanto a lui c’è Antonella Russo che mangia e gioca al computer e si vede che Calabrò è assente”. E ha allegato lo streaming della seduta.

Lo scontro si è acceso anche sul tema del giorno, con Calabrò ad attaccare Trischitta per aver convocato la Cgil pochi giorni fa, ma prima della stessa presentazione del Piano strategico. Il capogruppo del Pd ha infine chiesto al vicesindaco Mondello quando sono scaduti i termini per intervenire sul Piano. Trischitta alla fine ha risposto: “Lo statuto della commissione dice che il presidente può invitare chi ritiene più opportuno. La commissione Ponte le dà tanto fastidio. Ho invitato la Cgil perché gli altri sindacati non avevano approfondito l’argomento e la Cgil stessa si è offerta di esporre il suo punto di vista sul piano strategico”.

Mondello sul Psum: “Grande valenza”

Mondello ha infine preso la parola: “Il piano strategico ha una grande valenza e va al di là di tanti ragionamenti. Intanto è una programmazione di natura assolutamente volontaria, ci stiamo dotando di questo piano che mi dà una visione di città in un arco di tempo decennale. La discussione serve per cercare di migliorare l’attività dell’amministrazione. Abbiamo fatto un incontro specifico invitando urbi et orbi, c’erano presenti alla fine 15 persone: fra qualche anno o fra qualche mese si sveglieranno tutti dicendo che stanno succedendo le cose. È una città anomala. La partecipazione è determinante ma si esplica attraverso le forme di legge non quando ci conviene. A me piace ragionare e discutere con le persone, ma non dopo, prima. Le cose hanno una tempistica e sono collegate ai finanziamenti. Tornando a noi: il piano è di matrice volontaria e ha preso il via durante l’amministrazione De Luca, perché lui crede fortemente in questo strumento che ha la capacità di avere una visione d’insieme”.

Parlando della strategia, Mondello ha spiegato che “io partirei dalla cornice per poi mettere dentro tutti questi pezzi. Le opere complementari che abbiamo chiesto alla Stretto di Messina sono figlie di ragionamenti strategici, di una cornice che viene a monte. Non ho inserito le opere strategiche all’interno di un piano ma il contrario: nel piano strategico in relazione al Ponte sullo Stretto non poteva non essere così. Durante uno degli ultimi scontri ho sottolineato che non possiamo esimerci dal pensare a uno scenario col ponte, visto che siamo in presenza di una norma nazionale. Ci sono due piani strategici oggi: uno di carattere comunale e uno di carattere metropolitano, e ovviamente hanno aree di riferimento molto diverse. Le osservazioni di carattere comunale scadevano il 31 gennaio 2025 e lo avevamo detto all’incontro per tutti. Poi ho sottolineato che non è uno strumento rigido che così è e così rimane. Resta giusto approvare l’iter entro un tempo preciso, poi casomai va aggiornato”.

Scamporrino sul Psum

Scamporrino ha poi analizzato rapidamente alcuni aspetti del Psum, Piano strategico urbano metropolitano, riassumendo un piano che è di 432 pagine: “L’obiettivo di uno strumento del genere è intervenire in maniera coordinata internamente e intercettare i fondi esternamente. Riguarda l’abitare, lo spazio pubblico, la città e tutto il territorio urbano, ma è anche metropolitano perché non si può prescindere dal guardare a tutta l’area dello Stretto”. L’ingegnere ha spiegato che le indagini preliminari risalgono al periodo tra marzo e maggio 2023, passando poi per la proposta di schema generale a settembre e l’adozione del Psum nell’agosto 2024. Scamporrino ha spiegato che “c’erano grandi progettualità che si accavallavano, a volte anche interagendo tra loro, per questo abbiamo prima chiesto a internamente quale potesse essere il senso di questo piano strategico. Nella fase 1 a settembre c’è stato il primo momento di partecipazione, non più a dirigenti e uffici ma ai portatori d’interesse e ai cittadini, ma anche alla municipalità e Atm che ci ha aiutato su alcuni aspetti”. L’analisi della squadra che ha redatto il piano si è concentrata sul contesto socioeconomico, sulla competitività economica, sui servizi di prossimità, sull’accessibilità e sulla pianificazione già esistente.

Temi cardine e “comunicare la nuova Messina”

E ancora i “temi cardine”. Sono: infrastrutture e sistemi integrati della mobilità, il governo e la pianificazione territoriale, ambiente e sostenibilità, lo sviluppo economico, l’innovazione, l’istruzione e il lavoro, e la semplificazione della macchina amministrativa di pari passo con la digitalizzazione. Scamporrino ha spiegato: “Sembra un piano a matriosca, ogni obiettivo è collegato a diversi temi e linee di intervento, legate a mobilità, eventi, sport, e molto altro. Tra gli obiettivi c’è anche comunicare la ‘nuova Messina’. E c’è una linea di intervento apposita che si chiama Me Futura: è il miglioramento della percezione di Messina. Ci siamo accorti che la narrazione che ha Messina di sé spesso è discostante dalla realtà. Si pensa che certe cose non siano possibili o che ci siano aspetti carenti ma invece le risposte ci sono”.

Le 72 azioni strategiche e i 6 progetti principali

Le “azioni strategiche sono 72 e sono connesse tra loro. Ci tenevamo a creare strategie integrate, in grado di farsi forza una con l’altra”. Un esempio portato in consiglio da Scamporrino sono stati i progetti bandiera. Sono sei: Le botteghe del sapere a Massa San Nicola (nella foto principale), I chioschi sociali a Piazza Cairoli, Messina blu: un mare di possibilità, Governance turistica, Casa Museo Antonello da Messina e Messina, la città che non ti aspetti. Sono questi sei i progetti principali e considerati prioritari all’interno del piano. Lungo il dibattito su diversi temi, tra cui anche gli asili. Su stimolo di Stefania Radici (Cgil), Mondello ha sottolineato che “siamo partiti da quota quasi zero e oggi dove siamo arrivati penso sia un successo. Ne apriremo altri 4 da qui a maggio a Serri, Rione Taormina, Capitan Traina e via Brasile. Sono 4 asili che daranno ulteriori spazi, ma ricordo che abbiamo consegnato recentemente anche Granatari e Palazzo Saya al Cep. Dire che non c’è un interesse verso alcune attività diventa ingiusto. Siamo partiti da zero in termini economici e progettuali”.

Mondello chiede al Consiglio eventuali integrazioni

Il Psum andrà comunque in Consiglio comunale per un’ulteriore analisi, sebbene i tempi siano scaduti per intervenire direttamente. Un tema, quest’ultimo, di cui si è discusso nella parte finale di commissione, quando a intervenire sono stati Giuseppe Schepis, Libero Gioveni, Giuseppe Villari e Felice Calabrò. Villari ha chiesto di predisporre un atto di indirizzo per ampliare i termini al 31 marzo 2025. Mondello ha spiegato però che “oggi siamo in uno stato tale da dover mettere il punto a una procedura. Ma l’ho detto anche in premessa che lo strumento è flessibile e si può modificare. Non farei una mozione per riaprire i termini, ma capiremo come il Consiglio darà indicazioni una volta approvato il piano stesso. Ve lo avrei proposto io stesso anche senza la proposta di mozione. Vorrei che produceste un documento come Consiglio comunale dopo aver letto il piano, con le integrazioni da proporre: è questa la prima azione utile secondo me da fare”.

Radici (Cgil): “La Giunta deve favorire la partecipazione nell’attuazione del piano, sì a politiche per il lavoro”

Ha sottolineato a sua volta Stefania Radici, segretaria confederale della Cgil Messina: Nello sviluppo del piano, è mancato un effettivo coinvolgimento degli attori territoriali. E tra questi le organizzazioni sindacali. Inviatiamo pertanto la Giunta a strutturare e rendere effettivi i processi partecipativi nella fase di attuazione del piano. Inoltre richiamiamo l’attenzione sulla necessità di promuovere e sostenere lo sviluppo di attività economiche in grado di creare occupazione qualificata e di legare le politiche di sviluppo alle politiche di coesione. Il tutto attraverso azioni integrate che favoriscano l’inclusione sociale e l’integrazione lavorativa dei tanti giovani e meno giovani. Uomini e donne ai margini del sistema economico e sociale”.

4 commenti

  1. Personalmente in queste sedute INCONCLUDENTI non vi pagherei,perché francamente non siete pagati per farvi dispetti,scaramucce, e litigate manco se foste all’ asilo😤……bisognerebbe introdurre una legge, dove in casi di sedute fini soltanto a litigate, abbandono ,espulsione da parte del presidente del Consiglio Comunale, non prendereste mezza lira così…… ci pensereste due volte a sciupare il tempo e il denaro che poi
    perdereste😏

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  2. Il ponte si farà.
    Mondello farà un lungo parcheggio di interscambio.
    Tanto le rotaie….. Almeno lì… sono vicine.
    Essendoci tanto spazio…. Anche una pista ciclabile a doppio senso di marcia.
    Sarà soddisfatto.

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  3. Massa Santa Nicola, dal centro città non basta un’ora per arrivarci, per questo i proprietari non usano le case neanche per il periodo estivo. COSA CI VUOI FARE? Non ci andrà mai nessuno. Altri soldi buttati al vento.

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  4. Caro vice sindaco: speri che i messinesi non si sveglino mai, perché lei sarebbe il primo a doversi trovare un altro lavoro e un’altra location

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