Il direttore sanitario Giuseppe Murolo replica alla nota dell'Unione sindacale di base: "Abbiamo affrontato un disagio concreto"
MESSINA – Policlinico di Messina: il direttore sanitario Giuseppe Murolo fa alcune precisazioni in merito a una nota di Rosa Lisitano, del Coordinamento nazionale Sanità Usb. “No al pronto soccorso ostetrico all’interno di quello pediatrico” è il senso della presa di posizione dell’Unione sindacale di base. Ed ecco la replica di Murolo: “In relazione al nuovo percorso per le urgenze ostetrico-ginecologiche attivato al padiglione NI dell’Azienda ospedaliera universitaria Gaetano Martino, e da non chiamare Pronto soccorso ostetrico, si rappresenta che tale misura è stata adottata per porre fine a una persistente condizione di rischio. A un disagio concreto che molte donne hanno subito nel corso di questi mesi. La condizione di rischio cui erano sottoposte le pazienti non era più tollerabile, neanche un giorno di più”.
“Abbiamo adeguato il percorso dedicato a chi ha un’urgenza di carattere ostetrico ginecologico – sottolinea il direttore sanitario – per evitare che potessero esserci rischi per le pazienti, data la lontananza dell’attuale pronto soccorso generale con l’area materno infantile del padiglione NI. Abbiamo, a tal fine, analizzato le possibili soluzioni organizzative e, valutando rischi e benefici, abbiamo individuato il percorso migliore: quello che consente di ridurre maggiormente i rischi per le donne senza alterare il percorso pediatrico, e senza creare commistione”.
“Più di mille parti l’anno e 5-10 accessi giornalieri”
Continua Murolo: “Si precisa che mediamente si registrano circa 5-10 accessi giornalieri di donne con urgenze ostetriche/ginecologiche. Non si prevedono scenari di iperaflusso di gestanti che possano in qualche modo compromettere l’assistenza nei confronti dei bambini che accedono al Pronto soccorso pediatrico. Al riguardo, è importante non creare inutili allarmismi sulla popolazione e rassicurare l’opinione pubblica sulla sicurezza del nuovo percorso”.
Mette in risalto il nuovo direttore sanitario: “Il nuovo percorso è stato tracciato anche con una specifica procedura per favorire un’applicazione omogenea da parte di tutti gli operatori. Un provvedimento preso nelle more della realizzazione del nuovo pronto soccorso ostetrico e che comunque consente una prima registrazione all’accesso per poi avviare subito il trasferimento direttamente in Ostetricia e Ginecologia. Tutto ciò al fine di favorire una maggiore tempestività e rendere più agevole la presa in carico sia in fase di primo soccorso, che per l’eventuale ricovero in reparto”.
E ancora: “Ricordiamo non ultimo che il punto nascita dell’Aou Martino conta più di 1000 parti l’anno ed è il più grande della provincia. Pertanto, era necessario in questo momento creare le condizioni per un percorso più sicuro sia per le pazienti, sotto il profilo della sicurezza, che per gli operatori sanitari, sotto il profilo della responsabilità professionale.
