Policlinico di Messina, terapia cerebrale per trattare la dipendenza da fumo

Policlinico di Messina, terapia cerebrale per trattare la dipendenza da fumo

Redazione

Policlinico di Messina, terapia cerebrale per trattare la dipendenza da fumo

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lunedì 16 Gennaio 2023 - 11:00

Ambulatorio specifico al padiglione A. Durante la terapia, il paziente è sveglio e non ci sono effetti collaterali

Agire sul cervello per modulare quelle aree cerebrali che sono responsabili della dipendenza da nicotina. È possibile attraverso una stimolazione cerebrale non invasiva: un servizio attivo al Policlinico “Gaetano Martino” di Messina, all’interno dell’Unità operativa complessa di Psichiatria, diretta dalla professoressa Anna Muscatello, con un servizio (ambulatorio/Day Service) dedicato a tutti coloro che vogliono smettere di fumare.

Neuromodulazione

Un percorso assistenziale attuato, all’interno dell’azienda ospedaliera, con un programma terapeutico combinato di tecniche di neuromodulazione per trattare la dipendenza da nicotina e migliorare i comportamenti ad essa associati. Si tratta della stimolazione magnetica transcranica (Tms) e della stimolazione transcranica a corrente diretta (tDcs): terapie di riferimento riconosciute e raccomandate, grazie ai vantaggi legati alla sicurezza, alla tollerabilità, al rapporto costo-efficacia e alla compatibilità con altri possibili trattamenti.

Senza effetti collaterali

La persona sottoposta alla terapia è sveglia e non ci sono effetti collaterali dopo il trattamento. I campi magnetici e/o le correnti elettriche a bassissima intensità e non percepibili dalle persone  sono concentrati sull’area cerebrale di interesse in modo da modulare le connessioni tra i neuroni, note come sinapsi. I cambiamenti di lunga durata nelle connessioni neurali, infatti, inducono mutamenti duraturi e persistenti nell’attività cerebrale, invertendo i modelli anomali determinati dalla dipendenza.

La squadra medica

L’ambulatorio è coordinato dal prof. Antonio Bruno, associato di Psichiatria, e dalla dottoressa Fiammetta Iannuzzo, dottoranda di ricerca in Medicina molecolare traslazionale e chirurgia dell’Università di Messina, con la collaborazione delle psicologhe Rosa De Stefano, Carmenrita Infortuna e Clara Lombardo.

Fumo responsabile di 200 milioni di morti in 30 anni

“I trattamenti tradizionali, sia farmacologici che di supporto comportamentale, possono favorire una disassuefazione dal fumo di tabacco – spiega il prof. Bruno – ma i risultati a lungo termine spesso si rivelano insoddisfacenti ed è pertanto necessario identificare nuove alternative efficaci e sicure per trattare tale forma di dipendenza. Negli ultimi trent’anni il fumo di sigaretta è stato responsabile di oltre 200 milioni di morti, pertanto la riduzione della prevalenza del fumo è probabilmente la forma più efficace ed economicamente vantaggiosa di prevenzione di malattie, disabilità e morte ad esso correlate, nonché una priorità fondamentale per la salute pubblica”.

Per informazioni sulle modalità di accesso scrivere una mail al seguente indirizzo: fiannuzzo@unime.it.

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