Adottato il regolamento per l'alienazione degli immobili comunali

Adottato il regolamento per l’alienazione degli immobili comunali

Redazione

Adottato il regolamento per l’alienazione degli immobili comunali

mercoledì 31 Ottobre 2007 - 08:44

Primo atto importante, per il commissario straordinario Gaspare Sinatra. Svolgendo anche le funzioni che spettano al Consiglio comunale, il commissario ha adottato il regolamento per l’alienazione degli immobili di proprietà del Comune, che era già stato presentato dalla giunta Genovese, ed in particolare dal vicesindaco ed assessore al Patrimonio Antonio Saitta. Il piano di dismissione degli immobili rappresenta una parte cospicua del programma triennale delle opere pubbliche che era stato approvato dal Consiglio l’8 giugno scorso, per un importo di 35 milioni 980 euro.

Sono considerati beni immobili patrimoniali: a) i beni appartenenti al demanio comunale ai sensi degli artt. 828, secondo comma e 824 del Codice civile, che siano stati oggetto di un provvedimento di sdemanializzazione. In assenza di tale provvedimento, nella fase di programmazione della vendita verrà accertato il venir meno della demanialità del bene; i beni di interesse storico, archeologico ed artistico sono alienati previo parere dell’Assessorato regionale beni culturali ed ambientali competente, se soggetti a vincolo; b) i beni appartenenti al patrimonio disponibile, i quali con un atto di dismissione abbiano avuto riconosciuta la cessazione della loro destinazione ad un pubblico servizio; c) i beni appartenenti al patrimonio disponibile; d) i beni immobili vacanti di cui all’art. 827 del codice civile. I beni che l’Amministrazione intende alienare sono valutati dal dirigente del dipartimento Patrimonio e Demanio che, per le operazioni di stima, si potrà avvalere della struttura tecnica del dipartimento, mentre per particolari incombenze di natura tecnica, quali saggi, rilievi topografici, catastazioni, si potrà avvalere delle strutture tecniche dei competenti dipartimenti, previa autorizzazione del direttore generale.

La stima, che verrà effettuata dall’ufficio tecnico dell’Agenzia del Territorio, prevede due fasi distinte: la prima relativa alla valutazione di massima, che sarà inserita nel piano di dismissione da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea, previo inserimento nel programma triennale; la seconda, relativa alla valutazione definitiva che sarà effettuata per l’inserimento nel bando approvato dall’organo competente secondo le vigenti normative.

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