Noi tifiamo per l'Assessore alla Protezione civile ma ...
Sotto gli occhi troppo distratti dei cittadini messinesi, è in corso una gara.
Una gara a a chi arriva prima, tra l’assessore comunale alla Protezione civile, Fortunato Romano e il Terremoto.
E’ una gara che dura da tanto tempo e non è unica.
Si è svolta anche in molte altre località del nostro Paese.
Spesso, troppo spesso, ha vinto il Terremoto.
Come nel Belice, nel Friuli e in Irpinia.
In Giappone, invece, vincono quasi sempre i responsabili della prevenzione.
Di recente, il Terremoto ha stravinto in Abruzzo.
Dove, trovando città e paesi impreparati, ha beffato la stupidità irresponsabile di amministratori e funzionari preposti alla sicurezza del territorio.
A Messina, in tanti anni, si sono misurati col sisma assessori, sindaci, prefetti e commissari.
Il risultato è stato un salomonico pareggio a reti inviolate: nulla o quasi hanno fatto assessori, sindaci, prefetti e commissari e, fortunatamente, il terremoto non si è presentato.
Ma non sempre i contendenti sono 2.
Spesso capita che, dal nostro lato – nostro perché noi siamo di parte: non possiamo certo tifare per il terremoto – ci sia una squadra vera e propria.
Una squadra i cui componenti si palleggiano le responsabilità l’uno con l’altro: i sindaci attendono il lavoro dei tecnici, questi ultimi chiedono indicazioni alla Giunta e il risultato è sottoposto all’approvazione dei consigli comunali che … chiedono lumi ai tecnici.
Da noi questa fase è finita: dal dicembre 2008, il Piano d’evacuazione ha compiuto la sua gestazione ed è stato varato.
Rimane la parte più facile: farlo conoscere ai maggiori interessati: i cittadini messinesi.
Semplice, dirà qualcuno: basta stampare un paio di centinaia di migliaia di fogli di carta con la mappa del quartiere, l’indicazione dei punti di raccolta e poche parole di istruzioni per l’uso.
Ecco i soliti qualunquisti, inconsapevoli delle difficoltà con le quali si confrontano quotidianamente gli amministratori pubblici! ribatte l’ingegnere Fortunato.
I Messinesi meritano di più di un misero foglio di carta: è necessario produrre montagne di materiali illustrativi e, purtroppo, c’è bisogno di soldi … siamo andati a Palermo a Roma per richiederli … ci hanno promesso … ci sono dovuti … non si possono negare i sacrosanti diritti dei Messinesi … ormai è una questione di giorni, anzi, di ore … .
Il terremoto aspetta, paziente, inesorabile, irridente. Quasi compiaciuto nel constatare l’insipienza di chi lo deve combattere.
Al di là della triste ironia, mirata soltanto a suscitare uno scatto d’orgoglio e d’operosità, rileggiamo le dichiarazioni del Fortunato Assessore, pubblicate sulla Gazzetta del Sud dell’1 maggio:
Nel giro di pochi giorni – assicura – saranno disponibili sul web le indicazioni alla cittadinanza, derivanti dal Piano di protezione civile, sul comportamento da tenere e sulle aree di raccolta. Così che ognuno potrà individuare la più vicina, ad esempio alla propria abitazione: e sempre a breve verrà apposta la segnaletica su 200 dei 400 spazi.
Un’esercitazione doveva tenersi a dicembre e ora potrebbe svolgersi a giugno.
Altro che pochi giorni: ne sono passati quasi 60.
Forza, Fortunato, mai come in questa occasione possiamo dire: sei tutti noi. Il compito non è troppo difficile … puoi farcela! Ci impegniamo a trovare i soldi per fare stampare i volantini con la parte più importante, quella che interessa tutti: quella della prima emergenza, ma non fare promesse troppo difficili da mantenere, il Big One aspetta, sornione e funesto.
