Apertura della cittadella fieristica: D’Amore ci prova

Apertura della cittadella fieristica: D’Amore ci prova

Apertura della cittadella fieristica: D’Amore ci prova

martedì 01 Dicembre 2009 - 12:21

Dal 5 dicembre al 6 gennaio rassegna natalizia con esposizioni, mostre e pista sul ghiaccio. Il commissario: «Non sarà una fiera. Lavoro come se dovessi rimanere qui altri dieci anni»

«Questo è un evento che non abbiamo la presunzione di chiamare fiera». Lo chiarisce subito, il commissario dell’Ente Fiera Fabio D’Amore, a scanso di equivoci: la rassegna natalizia che si terrà dal 5 dicembre al 6 gennaio sarà una sorta di “prova generale” di apertura alla cittadinanza della cittadella fieristica. «Un’apertura che se avviene senza contenuti, però, non ha senso», sottolinea D’Amore, che proverà proprio a creare quei contenuti. Che saranno, nello specifico: stand di esposizione del mercato natalizio, diversi angoli ristoro, la pista sul ghiaccio (che rimarrà fruibile fino a mezzanotte), il villaggio di Babbo Natale con baby parking, la rappresentazione della Natività (il 12 dicembre) con presepe vivente, la mostra di antiquariato dei fratelli Bova, l’esposizione di artigianato realizzata, col sostengo del Comune, dalla cooperativa Vento di Mezzo in sinergia con Unci e Coldiretti. Un altro evento riguarderà la Nazionale di calcio: slittata l’esposizione della Coppa del Mondo, sarà allestita una mostra con alcuni “cimeli” storici, ad esempio palloni utilizzati in partite particolarmente importanti e le maglie di Facchetti, Baggio e Cannavaro.

L’ingresso sarà gratuito, così come il parcheggio (disponibili circa 300 posti auto nell’area del parco giochi, che viene trasferito sul lungomare). D’Amore ha sottolineato la sinergia con l’Autorità portuale e il Comune, in particolare con l’assessore al Commercio Pinuccio Puglisi. «Altre sorprese inerenti l’atmosfera natalizia ci saranno anche dopo il 23 dicembre, quando si concluderà l’esposizione del mercato», aggiunge D’Amore, che fa intuire come sulla manifestazione sia ancora sospeso il cartello “work in progress”. Risultato inevitabile di una riconferma arrivata appena 20 giorni fa, con una precarietà continua che D’Amore spera finisca presto: «Io lavoro come se dovessi rimanere qui altri dieci anni, con lo scopo di promuovere l’economia della città. Quando saremo una Spa penseremo a fare profitti». Il futuro è però ancora nebuloso: «Attendo notizie per gennaio, quando probabilmente ci sarà un rimpasto a Palermo. Vorrei almeno un anno di tempo per programmare e chiudere un bilancio completo». Molto, però, dipenderà da chi occuperà la poltrona di assessore alla Cooperazione. La politica è sovrana.

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