Buzzanca: «Faremo notte ma concluderemo entro domani». De Luca: «Pronto a ritirare gran parte degli emendamenti, ma il Governo deve rivedere alcuni commi della legge sui rifiuti». L’assessore Cimino: «Esitato un bilancio condiviso da tutti»
Il primo passo è stato fatto, il prossimo verrà compiuto probabilmente nella notte tra oggi e domani. Ieri l’Ars ha approvato il bilancio, una manovra da 27 miliardi di euro, e ha iniziato la discussione sullo scoglio più duro da superare, la finanziaria con i suoi oltre 4 mila emendamenti. Ma come preannunciato, si lavora dietro le quinte per ridurre la mole di una zavorra che, se mantenuta di queste dimensioni, rischierebbe seriamente di rendere impossibile l’approvazione del documento contabile della Regione entro domani, come la legge vuole perché non si proceda allo scioglimento anticipato del parlamento regionale. Un’eventualità, quest’ultima, che in realtà non vuole nessuno e che dunque si eviterà in un modo o nell’altro.
«Sono convinto che entro stanotte concluderemo i lavori sulla finanziaria», afferma da Palermo il sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca, che anche oggi sarà in Sala d’Ercole per proseguire con la sua attività di parlamentare. Da un altro deputato – sindaco del messinese, Cateno De Luca, arrivano segnali di distensione: «Sono disponibile a ritirare buona parte degli emendamenti presentati – ha detto in aula – a condizione che il Governo modifichi la sua posizione in merito al finanziamento della legge di riforma degli Ato Rifuti previsto nell’art. 46 della finanziaria. L’esecutivo dovrà eliminare i commi 7 ed 8 dell’articolo 46 che hanno trasformato in prestito gli originari 500 milioni di euro previsti a fondo perduto per i Comuni per l’abbattimento di parte dell’indebitamento, di oltre 1 miliardo e trecento milioni di euro per la gestione degli Ato Rifiuti. Mi appello alla sensibilità del Governo e del presidente Lombardo – ha concluso De Luca – al fine di evitare che oltre il 70% dei Comuni siciliani vada in dissesto finanziario».
Soddisfatto l’assessore regionale all’Economia Michele Cimino: «E’ stato esitato un bilancio con la condivisione di tutti i colleghi parlamentari. Senza distinzione di ruoli tra maggioranza e opposizione. Tutti, con grande senso di responsabilità, hanno collaborato anche attraverso la stesura del maxiemendamento concordato per arrivare all’approvazione nei termini previsti, rinunciando alla marea di emendamenti che avevano presentato. Un maxiemendamento nel quale il governo ha potuto accogliere le richieste per interventi su famiglia, università e cultura, tutela della maternità, Ersu, teatri, Taormina arte, Inda, Orestiadi, oltre a misure per la salvaguardia degli incendi boschivi e interventi per le Asi».
