Con un questionario si chiederà il parere dei messinesi sui programmi strategici dell’amministrazione, compresi Stu e Mortelle-Tono. Buzzanca sulle linee guida del Prg e l’astensione dell’Udc: «Il programma è questo, chi non è d’accordo può anche andarsene»
La zona falcata ridisegnata con un grande parco urbano, un porticciolo turistico, qualche albergo, che non guasta mai, e un polo tecnologico per la ricerca. Il porto di Tremestieri ripensato come unico e vero porto commerciale della città, fortemente caratterizzato da un’area logistica per le merci, senza la quale la definizione stessa di “commerciale” finirebbe per rimanere sul campo della teoria. Un piano particolareggiato per fare della riviera Mortelle-Tono il lungomare della città, a uso e consumo dei cittadini e dei turisti, con ulteriori alberghi, una “promenade” all’avanguardia e un insieme di accorgimenti “ecosostenibili”. Questi sono, in sintesi, i punti di forza del programma strategico che ha in mente l’amministrazione Buzzanca e che ha in Gianfranco Scoglio, assessore allo Sviluppo urbano, la testa pensante di un modello di sviluppo che, sembra chiaro, non è unanimemente condiviso all’interno della stessa amministrazione. Prendendo posizione contro le linee guida del Prg, l’Udc ha preso posizione anche nei confronti di “questo” modello di sviluppo. Ma interrogato sull’argomento, il sindaco Giuseppe Buzzanca è laconico: «C’è un programma e va rispettato. Chi vuole allontanarsene, è fuori dall’amministrazione». Altro che toni distesi.
Ma c’è stato poco spazio per le polemiche, stamani, al Palacultura, dove Buzzanca, Scoglio e il dirigente dell’ufficio Programmi complessi, l’ing. Giovanni Caminiti, hanno presentato il “cuore” del programma strategico di cui sopra, il Piau (Programma Innovativo in Ambito Urbano) “Porti e Stazioni”, promosso con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in partnership con Regione Sicilia, Provincia, Autorità portuale e Rfi. Mercoledì 23 e giovedì 24 si terrà, sempre al “Pala Antonello da Messina”, una due giorni di lavori sul tema “Scenari euro mediterranei e trasformazioni urbane in Sicilia” momento di confronto, tra la pianificazione immaginata per Messina e le altre realtà siciliane (Catania, Palermo e Siracusa) e nazionali (Savona, Genova, Jesi, Napoli e Gorizia) nell’ambito dei programmi “Porti & Stazioni” – “Sistema” – “Territori Snodo”, con lo scopo di evidenziare i percorsi di fattibilità per l’avvio dei processi di trasformazione urbana. Il Forum sarà aperto anche a coloro che intendono approfondire la realtà dei progetti e le strategie di sviluppo. Da oggi fino a venerdì 25, all’interno del Palacultura “Antonello da Messina”, è proposta una mostra sulle progettazioni in corso e si distribuisce un questionario, per esprimere anonimamente, il gradimento di chiunque su Piau, Stu e Piano particolareggiato Mortelle-Tono.
«Queste sono le strategie – precisa Scoglio in conferenza stampa – non si tratta di programmi urbanistici. Sono progetti pensati sia come applicazione del Piano regolatore vigente, sia come base per il Piano regolatore a cui sta lavorando l’amministrazione. Punto focale è il recupero parco ferroviario: 25 binari che potrebbero ridursi a quattro senza il Ponte e a due col Ponte». Il programma strategico nel senso più ampio si fonda su due macro-aree: la Mortelle-Tono, «dove con il contributo del “maestro” Oriol Bohigas si è pensato ad una valorizzazione naturalistica ed eco-sostenibile, che dovrà essere attuata attraverso un Piano particolareggiato»; la macro-area della zona falcata, «dove si gioca il destino della nostra città – afferma Scoglio – e per questo ci vogliono idee forti e coraggiose». Gli assi portanti del Piau sono «la ricucitura tra il Piano regolatore del Porto dell’Autorità portuale e il resto della città, e la ricucitura tra la città stessa e il mare, oggi “separate” dall’area ferroviaria. Per la Real cittadella il fulcro è il cosiddetto “Progetto giovani”, che prevede un parco a verde, un Polo tecnologico per la ricerca e un Polo alberghiero pensato non solo per i turisti ma anche per gli studenti e i ricercatori.
«Una città con soli 600 posti letto – ha aggiunto Scoglio – non può definirsi “turistica”, ce ne vogliono almeno 6-7 mila. E si possono ricavare proprio nella zona falcata e lungo la Mortelle-Tono». E poi c’è Tremestieri: «Qui è necessaria una nuova portualità commerciale, con una piattaforma distributiva in grado di accogliere la sfida delle aree portuali di Catania e Termini Imerese». Entusiasta anche il sindaco Buzzanca: «E’ importante mettere a sistema il rapporto tra istituzioni, operazione non semplice, specie con Rfi, interlocutore particolarmente difficile dal momento in cui ha immaginato una sua presunta strategia di risanamento aziendale, sulla quale ho parecchie perplessità. Abbiamo comunque avviato percorsi importanti: il 28 giugno si saprà chi avrà vinto il bando per il completamento dell’approdo di Tremestieri, che dovrà essere consegnato alla città entro 600 giorni, e poi abbiamo avviato l’iter per il nuovo Prg per il quale, stiano tranquilli tutti perché confusione non ne faccio, so benissimo che l’ultima parola spetta al consiglio comunale. Sarà comunque un grande urbanista a disegnare la città dei prossimi 100 anni».
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