Atm, il piano di rilancio consiste in una delibera sul debito fuori bilancio e sulla trasformazione dell’azienda in New.Co.

Atm, il piano di rilancio consiste in una delibera sul debito fuori bilancio e sulla trasformazione dell’azienda in New.Co.

Atm, il piano di rilancio consiste in una delibera sul debito fuori bilancio e sulla trasformazione dell’azienda in New.Co.

venerdì 01 Aprile 2011 - 14:03

Si profila così la messa in liquidazione. Buzzanca: «La partecipazione dei privati è prevista dalla legge, senza contributi regionali rischiamo di rimanere fermi». Oggi faccia a faccia con i capigruppo consiliari, ma è previsto un confronto anche con i sindacati

Proprio nel giorno dello sciopero nazionale dei trasporti , che a Messina ha visto in prima linea i lavoratori Atm (vedi articolo a parte), emergono novità importanti, anche se ancora frammentarie, sulle strategie messe a punto dall’amministrazione comunale per salvare l’azienda trasporti, a un passo dal fallimento.

Il sindaco Giuseppe Buzzanca, affiancato dagli assessori Orazio Miloro (politiche finanziarie), Melino Capone (mobilità urbana), Giuseppe Corvaja (politiche del territorio) e dai dirigenti Ferdinando Coglitore e Antonino Cama ha convocato stamattina il presidente del consiglio Giuseppe Previti ed i capigruppo consiliari di centro-destra e di centro-sinistra (VEDI FOTO). Un faccia a faccia durato quasi tre ore (dalle 11,30 alle 14) per discutere del famoso piano di rilancio dell’azienda trasporti di via La Farina, “ inondata” dai debiti che si sono accumulati nell’ultimo decennio.

Non a caso il “programma di risanamento”, così lo definisce Buzzanca, raggiunto telefonicamente, parte proprio dall’aspetto economico: la delibera “salva Atm” che arriverà in Consiglio comunale, da qui l’insolito confronto con i capigruppo generalmente snobbati da Buzzanca, si articolerà su due diversi binari. Innanzitutto sul debito fuori bilancio, relativo però solo all’anno 2009, di cui il primo cittadino ci ha detto di non ricordare la cifra, che secondo indiscrezioni dovrebbe aggirarsi attorno ai 20 milioni di euro; in secondo luogo, l’atto deliberativo verterà sulla trasformazione dell’Atm in società per azioni o come è di moda dire oggi in New.Co (Feluca docet), procedura peraltro indicata dalla legge. Questo secondo aspetto della delibera è legato a quello che Buzzanca chiama «programma di riorganizzazione dell’azienda», che a suo dire non può più essere rimandato: «senza contributi regionali – ha dichiarato Buzzanca – rischiamo di rimanere fermi, la partecipazione dei privati è necessaria oltre che prevista dalla normativa vigente».

A precisa domanda, il primo cittadino ha negato lo scorporamento dell’Atm in tre diversi rami aziendali (gommato- ferrato- parcheggi) , ma questa è un’ipotesi che potrà in realtà valutarsi solo in un secondo momento , quando sarà ultimata la fase della messa in liquidazione, propedeutica alla costituzione della New.Co.

Troppo presto e persino superfluo parlarne adesso. Prima di allora, il piano di rilancio dovrà superare vari step. Ad esempio, fanno sapere da Palazzo Zanca, il provvedimento sarà oggetto di confronto anche con le organizzazioni sindacali, con le quali si dovrà affrontare un percorso virtuoso per mantenere i livelli occupazionali “nella consapevolezza – ha evidenziato Buzzanca – che Messina non può permettersi la perdita di un solo posto di lavoro”.

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