Ato3, Pergolizzi (An) attacca: «Il prossimo consiglio comunale apra una commissione d'inchiesta»

Ato3, Pergolizzi (An) attacca: «Il prossimo consiglio comunale apra una commissione d’inchiesta»

Redazione

Ato3, Pergolizzi (An) attacca: «Il prossimo consiglio comunale apra una commissione d’inchiesta»

lunedì 07 Aprile 2008 - 16:56

L'ex consigliere sul ricorso al Tar di Alessandro Silvestro: «Ha amministrato una società oggetto di sentenza dichiarativa di fallimento. Avrebbe potuto amministrare una S.p.a. pubblica?»

Si torna a parlare di Ato3, e in particolare del ricorso al Tar presentato da Alessandro Silvestro, accolto dal tribunale di Catania e per via del quale i provvedimenti di Sinatra sulla nomina dei nuovi vertici della società di via Cavalieri della Stella sono stati sospesi. A farlo è Nello Pergolizzi, consigliere comunale uscente di Alleanza Nazionale, che dopo aver premesso che «bene ha fatto il nostro concittadino, ing. Alessandro Silvestro, quando ha ritenuto di far valere le sue ragioni davanti al Tar Catania» essendo previsto dalla Costituzione, aggiunge: «Per quel che è dato sapere il ricorso è stato proposto perché l’ing. Alessandro ha ritenuto di dover difendere il suo diritto a concorrere alla nomina di presidente dell’Ato3».

Preso atto del fatto che il Tar ha accolto il ricorso di Silvestro, che come abbiamo più volte ricordato per -completezza- è figlio di quel Gioacchino Silvestro, insieme ad Angela Bottari uno dei leader storici dei Ds messinesi, formazione di provenienza dell’attuale presidente dell’Ato3 Franco Barresi, Pergolizzi aggiunge che «Silvestro, in quanto ingegnere, è sicuramente idoneo, sulla carta, a ricoprire la carica di Presidente dell’A.T.O. ME 3, carica in atto ricoperta dal geometra Barresi. Tuttavia viene in mente, probabilmente a molti, che l’ing. Silvestro, in una precedente esperienza gestionale, è stato vice presidente della Liofil s.r.l., società nei confronti della quale è stata emessa in data 09.01.2007 una sentenza dichiarativa di fallimento da parte del Tribunale di Agrigento».

«E’ anche opportuno richiamare alla memoria – incalza l’esponente di An – che l’amministratore unico della Liofil s.r.l., con un capitale sociale di 1.938.984,00 euro, era l’ing. Michele Trimboli dipendente dell’A.T.O. ME3 (assunto per chiamata diretta dall’attuale amministrazione Barresi) e componente il Collegio Sindacale il dott. Antonino Liotta attuale sindaco effettivo dell’A.T.O. ME3». Alla luce di tutto questo Pergolizzi pone alcune domande provocatorie: «Un professionista che ha amministrato o controllato una società oggetto di sentenza dichiarativa di fallimento può amministrare o controllare una S.p.A pubblica ? Ed ancora, ove ciò fosse possibile sul piano giuridico, è opportuno sul piano dell’immagine ? Lo stesso professionista può assumere un impiego con compiti di coordinamento di un centro di spesa in una società pubblica?».

Dunque Pergolizzi auspica che «il prossimo consiglio comunale, così come richiesto dallo scrivente ed altri consiglieri in data 13 febbraio 2007, possa deliberare la costituzione di una Commissione speciale di inchiesta per accertare se gli atti, provvedimenti e i comportamenti tenuti dai vertici dall’A.T.O. 3 di Messina dall’inizio del proprio mandato a tutt’oggi, siano stati tutti legittimi coerenti con gli scopi e le funzioni della suddetta società». Una commissione d’inchiesta sembrava sul punto di essere costituita dall’ultimo consiglio comunale, in seguito alla cosiddetta -Parentopoli-, ma venne fatta -saltare-.

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