Spese di rappresentanza: per gli “imprevisti- stanziato un fondo da 50mila euro. Contributi a pioggia per le commemorazioni del terremoto del 1908
L’immagine è tutto. Anche a Palazzo Zanca. Per questo quando si tratta di spese di rappresentanza, al Comune non si guarda al portafogli. Il capitolo di bilancio è il 20142 ed è dedicato, appunto, alle “spese per le relazioni pubbliche e di rappresentanza e di funzionamento del sindaco-. Una voce che, però, non può prevedere tutto, ecco perché, con una recente determina, constatato che è «impossibile programmare in anticipo alcune visite, si rende necessario, in via eccezionale, mettere a disposizione dell’Ufficio di Gabinetto la somma di 50.000 euro per spese scaturenti esclusivamente da circostanze improvvise e non programmabili».
Un bel gruzzoletto, insomma. Ma non è tutto. Per la «sistemazione degli uffici dell’area Sindaco, mirata alla salvaguardia dell’immagine, del decoro e del prestigio», si sono resi necessari lavori di tappezzeria consistenti nella realizzazione di una tenda in velluto, completa di mantovana, nei locali dell’ufficio di gabinetto. Costo dell’operazione: 1.482,50 euro.
E ancora, dopo la determina dirigenziale dello scorso 12 agosto, è stata finalmente acquistata la famosa Audi A6 2,7 v6 Tdi Fap 180 cv (4 tiptronic) di cui tanto si sentiva il bisogno. Ma si può sorridere, perché rispetto al fondo stanziato di 53mila euro si è registrato un confortante ribasso di 265 euro: il costo finale sarà così di “appena- 52.735 euro. Ai quali, naturalmente, bisognerà aggiungere la copertura assicurativa: stanziati già 1.717,37 euro. E pensare che a Ragusa, mancando i fondi per le iniziative di Natale, il sindaco Nello Dipasquale ha deciso di cancellare il leasing della sua auto blu, viaggiando su un’utilitaria per altro vinta alla lotteria della Croce Rossa. Beati noi che questi lussi ce li possiamo permettere.
Anche perché a Messina, a parte il Natale, c’è da pensare alle celebrazioni del centenario del terremoto del 1908. Non si bada a spese: 2.000 euro per la realizzazione di un calendario commemorativo, 15.000 per un’opera bronzea realizzata dalla parrocchia di San Nicolò, 5.755 euro per gadget in porcellana stampata a mano, sempre commemorativi. Ma non finisce qui: perché non compartecipare all’organizzazione della ventitreesima edizione del Premio Internazionale Colapesce, con bei 10.000 euro per il Centro Studi Tradizione Popolare Canterini Peloritani? Oppure perché non investire 5.000 euro su una manifestazione di promozione e incentivazione del settore commerciale e artigianale? In fondo, se ci si può permettere 8.750 euro per organizzare corsi micologici…