Dopo l'iniziativa di Cantello, lunedì il deputato regionale Cateno De Luca incontrerà gli altri consiglieri comunali di Palazzo Zanca

Una settimana dopo l’iniziativa del capogruppo degli Autonomisti Mpa Ivano Cantello e il “blitz- degli altri consiglieri comunali nella riunione tra i deputati regionali e il sindaco Buzzanca, non si spengono i riflettori della politica locale sulla riforma Scoma. Venerdì scorso, si ricorderà, i consiglieri avevano consegnato un documento alla deputazione regionale nel quale si manifestava dissenso nei confronti di un disegno di legge che “castrava-, sostanzialmente, le prerogative dei consiglieri comunali, in particolare in merito all’attività ispettiva. Lunedì proprio gli “eletti dal popolo- di Palazzo Zanca si siederanno attorno a un tavolo con lo stesso Cantello e con il deputato regionale dell’Mpa Cateno De Luca per discutere della vicenda.

Il disegno di legge, “partorito- dall’assessore regionale Francesco Scoma, è ritenuto, scrive Cantello, «riduttivo e mortificante dell’azione qualificata degli Organismi Elettivi che operano all’interno del sistema degli Enti Locali». Dal documento sottoscritto dall’intero civico consesso una settimana fa «trasuda la preoccupazione che si voglia colpire il corretto funzionamento delle Istituzioni Democratiche», da qui l’iniziativa di De Luca, «disponibile a discutere il testo, approdato ieri alla Commissione Affari Istituzionali ed esitato dalla Giunta di Governo Regionale il 30 settembre 2008, con tutti i rappresentanti degli Organismi Elettivi interessati dal dettame della norma “de quo-, Provinciali Comunali e Circoscrizionali di Messina e non».

Secondo Cantello si tratta di «una opportunità da non lasciarsi sfuggire, in quanto una delle poche occasioni per confrontarsi realmente per una seria problematica che riguarda da vicino i rappresentanti dei vari partiti di governo locale e che sarà decisiva per il successivo prosieguo dell’evolversi del panorama politico siciliano e non. Importante una presa di posizione per ribellarsi ai tagli “a senso unico- indiscriminati che propongono delle indennità mortificanti ponendo ad un bivio l’azione politica dei singoli consiglieri, ridotti a meri spettatori di decisioni, indirizzi politici e gestionali maturati nelle sedi che “contano-. Consiglieri ai quali non sarebbe comunque garantita la possibilità di fare politica attiva e quindi un sereno svolgimento del proprio mandato. Un occasione da non perdere per cercare di far risaltare il vero ruolo politico degli amministratori locali, che caricati di funzioni e competenze esorbitanti, necessitano di essere posti nelle condizioni di operare con serenità dignità e coscienza. Non devono essere i lavori d’aula o di commissione organizzati in funzione al dettame della norma, ma la norma ad essere plasmata in funzione di quelle che sono le vere prerogative dei rappresentanti del popolo».

«Per fare attività politica – prosegue Cantello – ci vuole tempo, dedizione, passione e non può passare il principio che chi fa politica sia un parassita che vive alle spalle delle Istituzioni». Il consigliere degli Autonomisti Mpa fa per questo appello al presidente della Regione Raffaele Lombardo «perché nell’ambito dell’Autonomismo Regionale, assuma posizione di salvaguardia nei confronti degli eletti negli Enti Locali della Regione Sicilia, al fine di rendere più coeso e forte il rapporto tra la Regione Sicilia e le Autonomie Locali. Insomma i Consiglieri Comunali di Messina si stanno intestando questa battaglia che stà prendendo una piega più ampia interessando i principi della Legge Finanziaria, della Costituzione e di alcune norme nazionali e regionali. La sterzata avverrà?».