B-day, il giorno della verità: a Messina sit-in di fronte al Rettorato. Le interviste ai protagonisti della protesta

B-day, il giorno della verità: a Messina sit-in di fronte al Rettorato. Le interviste ai protagonisti della protesta

B-day, il giorno della verità: a Messina sit-in di fronte al Rettorato. Le interviste ai protagonisti della protesta

martedì 14 Dicembre 2010 - 08:06

Mentre a Roma si decide il destino dell’Italia, Messina ed altre città dello stivale vivranno una lunga giornata di mobilitazione

E’ il giorno della verità per il governo italiano e per l’intero paese, che attende ansioso di sapere quale sarà il suo futuro.

Oggi, infatti – dopo settimane di attesa e la lunga conta dei voti, che rimane incerta e si giocherà sul filo di lana – il Parlamento dovrà decidere se confermare o ritirare la fiducia all’esecutivo guidato dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

E mentre a Roma si deciderà il destino dell’Italia, Messina -come altre città dello stivale- vivrà una lunga giornata di mobilitazione, alla quale hanno ufficialmente aderito i rappresentanti di Sinistra e Libertà, l’UDU (Unione degli Universitari) ed il Collettivo UniMe in Protesta, che ha organizzato un sit-in di fronte al Rettorato a partire dalle ore 9.30 .

«Il 14 dicembre – si legge in un comunicato – è un giorno importantissimo. In occasione del voto di sfiducia al Governo Berlusconi alla Camera e al Senato ci sarà una mobilitazione generale su tutto il territorio nazionale e, ovunque, sono previsti cortei e presidi da parte degli studenti, di tutti i soggetti sociali colpiti dalla crisi (lavoratori, precari, migranti) e di tutte le realtà territoriali in lotta per la difesa dei beni comuni».

Anche l’Unione Degli Universitari fa sapere che sarà in piazza a protestare.« La situazione – scrivono in un documento- richiede un risveglio collettivo, una reazione pacifica e determinata, per porre fine al Governo Berlusconi. L’UDU, quindi, si rivolge a tutta la società civile, agli studenti e ai lavoratori che hanno animato l’opposizione sociale negli ultimi mesi e ai cittadini in lotta per difendere la dignità della propria esistenza. Dimostriamo in piazza, il 14 dicembre, che l’Italia è pronta al dopo-Berlusconi, a rinascere e riscattarsi, a prendere in mano il proprio destino e a costruire in prima persona una realtà migliore».

Chiara e precisa anche la posizione di SeL che chiede un’inversione di rotta e le dimissioni di Berlusconi. «Il 14 dicembre parteciperemo alla mobilitazione nazionale lanciata da Uniticontrolacrisi e saremo presenti in piazza davanti al Rettorato, in questi giorni occupato dagli studenti e dai ricercatori in protesta – scrivono i vertici locali del partito guidato da Nichi Vendola -.Lo faremo per sfiduciare questo governo, rabberciato su una maggiornanza di plastica e su un consenso che non esiste più. Un governo pusillanime che non ha il coraggio di confrontarsi con i soggetti sociali in carne ed ossa del Paese: studenti, docenti precari, cassintegrati e licenziati, giovani, terremotati e alluvionati, un’intera società in agitazione contro le scelte politiche di Berlusconi & co».

Il B-day ha inizio.

In basso, il video con le interviste ai protagonisti della protesta, realizzate da Diego Indaimo

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