La befana di Legambiente ne ha per tutti: carbone, caramelle e… avvisi per il 2009

La befana di Legambiente ne ha per tutti: carbone, caramelle e… avvisi per il 2009

Redazione

La befana di Legambiente ne ha per tutti: carbone, caramelle e… avvisi per il 2009

lunedì 05 Gennaio 2009 - 19:36

Tra i “cattivi- Lombardo, Barresi e il dg dell'Atm Conte, pochi i buoni: il prefetto Alecci e espressioni della società civile. Mezza calza a Buzzanca, calza vuota a Ricevuto, calza “amarcord- a Ferlisi

Critica sociale e politica, bacchettate sulle mani e pacche sulle spalle, sempre con ironia e col sorriso sulle labbra. Questo è, da diciotto anni ormai, la Befana di Legambiente, appuntamento al quale si presentano puntuali amministratori ed esponenti della società civile per incassare carbone, quando l’anno trascorso è stato “avaro- di positività, e caramelle, quando invece ci si è messi in mostra per “buone azioni-. Impresa ardua, confessa Daniele Ialacqua del circolo Peppino Impastato, trovare ogni anno i buoni, molto più semplice, invece, “premiare- i cattivi amministratori che, nota la presidentessa di Legambiente Fusco, difficilmente si presentano a ritirare la calza piena di carbone.

Oggi pomeriggio si è svolta l’edizione 2009, proprio alla vigilia dell’Epifania, e non sono mancate le presenze istituzionali. L’unico dei cosiddetti “cattivi- che non si è voluto sottrarre alla consegna del carbone è stato il consigliere comunale dell’Udc Giorgio Muscolino, che insieme ai colleghi Caliò e Rizzo si era fatto portatore di una richiesta di sgombero della sede ARCI. Un premio confermato, di contro, dalle caramelle riservate proprio all’associazione ARCI, inserita tra i buoni.

Ma andiamo con ordine. Il primo carbone, “alla carriera-, va a Franco Barresi, ex presidente dell’Ato3, «per la sua capacità di resistere al suo posto e per l’arretratezza del servizio rifiuti». Barresi è stato accostato al protagonista del film “Io sono leggenda- (diversi i riferimenti cinematografici utilizzati), e a lui è dedicato un pensiero particolarmente sferzante: la Befana si dice, infatti, «certa che lo rivedrà presto in prima linea con un incarico nel quale, come sempre, darà, temiamo, il meglio di sè». Con un invito: «di documentarsi sulla strategia “rifiuti zero-, attuata da altri comuni, una strada che avrebbe fatto forse meglio a seguire».

Cattivo anche Claudio Conte, direttore generale dell’Atm, «quale unico privilegiato testimone fisico dell’agonia dell’Atm», accusato di aver parlato troppo poco, in questi anni, «perché quello era il ruolo del direttore» (da qui l’ironico accostamento al film “La Mummia-). Carbone “prestigioso- per il governatore della Sicilia Raffaele Lombardo, per il Ponte («contenti che la sua promessa di avviare i cantieri entro sei mesi non sia stata mantenuta»), il nucleare e i mancati impegni con la città. Ma c’è anche il ministro all’Ambiente Stefania Prestigiacomo, con una motivazione originale: «si è dimenticata che è ministro all’Ambiente».

Cattivi anche la Caronte e le Ferrovie dello Stato («per le pene che fanno passare ai pendolari») e “i soliti noti amministratori- («per il dissesto idrogeologico»). Tra i buoni spicca il premio “alla carriera… poteri speciali- per il prefetto Francesco Alecci, invitato a «tenersi sempre pronto, visto che a Messina i sindaci ed i commissari vanno e vengono». Le altre caramelle sono per esponenti della società civile: all’ARCI Messina, come detto, agli studenti dell’Artistico Basile, che dopo aver occupato la loro scuola hanno pulito e rimesso a nuovo alcuni locali scolastici, e al ricercatore Cnr Pino Calogero, che lavora ad una curiosa ricerca, che punta ad avere il fotovoltaico utilizzando i pigmenti naturali di melanzane, arance rosse, mirtilli, fichi d’india e uva.

Non poteva mancare il sindaco Giuseppe Buzzanca, che pur avendo annunciato la sua presenza ha dovuto rinunciare per altri impegni. Per lui una “mezza calza… di carbone-, «per l’ordinanza sugli accattoni e perché non ha fatto ancora il sindaco». Simpatico il siparietto inventato da Legambiente e che accosta Alecci e Buzzanca sul tema dei poteri speciali. Per entrambi viene immaginata l’intercettazione di una telefonata proveniente dal sottosegretario Rocco Crimi (entrambi rispondono «Crimi chi?»), che comunica al prefetto la “sottrazione- dei poteri speciali e al sindaco l’ordinanza che li affida a lui. Mentre il primo reagisce con «grida di giubilo», il secondo reagisce con «imprecazioni al Cielo». Un fardello troppo pesante, secondo Legambiente? A Buzzanca si ricorda solo una cosa «la priorità è semplicemente avere una città un po’ vivibile».

Presenti alla manifestazione quattro assessori di Buzzanca: Fortunato Romano, calza “mista- con una domanda sul piano di protezione civile: «Ma in caso di emergenza, “ca ma ffari?-»; Melino Capone, un po’ di carbone ma anche una caramella («ma io sono a dieta!» ha detto ironico), definito «un po’ distratto sui temi della viabilità»; Dario Caroniti, destinatario di un “avviso di calza- «perché dalle sue deleghe ci si aspetta tanto»; Elvira Amata, con una promettente calza “conto su di te- perché «fa ben sperare per il futuro… forse!».

Buoni auspici anche per il procuratore generale Lo Forte, premio “questione morale- «per dare speranza a Messina che è al centro dell’attenzione nazionale per le tante inchieste», mentre è sospeso il giudizio per Antonio Ruggeri, neo presidente dell’Ato3, anche lui destinatario di un avviso di calza «perché ha un anno pieno per agire». Una calza vuota se la becca il presidente della Provincia Nanni Ricevuto, «perché non abbiamo visto politica champagne ma vorremmo almeno la politica per l’acqua pubblica».

Infine una categoria nuova e un po’ particolare, la calza “amarcord- per il comandante della Polizia Municipale Calogero Ferlisi, accostato all’eroe un po’ in decadenza “Hancock-: «La Befana degli Amministratori – è la motivazione – sente la mancanza del vecchio Ferlisi e nutriamo la speranza che, come il supereroe Hancock, torni ad essere l’eroe di tutti facendo tante grandi buone azioni e possa riempire il prossimo anno la calza vuota di caramelle».

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