Sul bilancio Genovese non si sbilancia

Sul bilancio Genovese non si sbilancia

Redazione

Sul bilancio Genovese non si sbilancia

mercoledì 11 Luglio 2007 - 12:23

Un tono che ti rassicura. Il sindaco Francantonio Genovese ci ha spiegato quali sono le misure per il risanamento finanziario del Comune. «Innanzitutto stiamo lavorando per recuperare sull’evasione fiscale– ha esordito. – Abbiamo creato a questo scopo la società “Zancle-. Poi stiamo attuando un monitoraggio sulle società controllate per evitare gli sprechi». Insomma un impegno volto tutto al risparmio. Che non può bastare però. In passato l’Amministrazione aveva individuato degli strumenti finanziari che promettevano introiti consistenti per le casse comunali: tra questi figuravano i Boc (buoni ordinari comunali) e la tassa di attraversamento per i tir. I primi furono una “trovata- dell’ex assessore al Bilancio Mario Centorrino e dovevano servire a tagliare i tassi d’interesse dei mutui dovuti alla Cassa Depositi e Prestiti. Il bilancio previsionale 2006 registrava un’emissione consistente di questi buoni, pari a 165 milioni di euro, ma ne furono in realtà piazzati 46 milioni e mezzo. Il bilancio previsionale 2007 mantiene la voce Boc, ma segna zero sugli introiti. Alla domanda sul perché di questa scelta, l’ex assessore Centorrino ci ha risposto che «per emettere altri Boc bisogna aspettare che i tassi d’interesse scendano, altrimenti non conviene». Il sindaco invece ha dato una motivazione diversa: «Non servono più. Attualmente i mutui accesi non sono tanto onerosi da indurci a utilizzare lo strumento dei Boc. Forse li prevederemo di nuovo per il 2008 o per il 2009». Risposta curiosa, visto che dal 2006 al 2007 gli oneri finanziari, cioè gli interessi che il Comune paga per l’esposizione debitoria complessiva, sono diminuiti di soli 200 mila euro, passando da 13,4 milioni a 13,2 milioni, a fronte di un indebitamento finanziario previsto di quasi 200 milioni di euro, suddiviso tra mutui con la Cassa Depositi e Prestiti (140 milioni) e anticipazioni di tesoreria (54 milioni e mezzo). Riguardo alla tassa di attraversamento, Genovese ha spiegato che «bisogna avere l’autorizzazione della Regione per attuare una simile misura. L’abbiamo chiesta e siamo in attesa». Sta di fatto che in bilancio la tassa c’è, ma comporta la somma simbolica di 1 euro. Su questo punto, anche uno dei due promotori della tassa (insieme a Maurizio Rella), il consigliere Francesco Curcio, ci ha detto che «ci sono problemi giuridici per la sua applicazione. Non si capisce come si potrebbe fare pagare, né come controllare chi eventualmente l’avesse pagata e chi no». Quindi non se ne fa niente, ma in compenso l’addizionale Irpef schizza alle stelle, si passa da un introito per il Comune di 10.600.000 euro per il 2006 a 16.600.000 euro per il 2007. Su questo il sindaco non ha nascosto: «Questa somma aggiuntiva ci ha permesso di evitare il dissesto». Per quanto riguarda la spesa, gli aspetti positivi riguardano innanzitutto i Servizi sociali, premiati con un aumento dei trasferimenti generali, che arrivano a circa 28 milioni di euro, a fronte dei 26 del 2006 (solo all’Istituzione per i Servizi sociali vanno 16 milioni e mezzo, due in più dell’anno scorso, mentre significativa è la spesa di 1 milione e mezzo per gli asili nido). Tra le note dolenti invece figura il turismo, che racimola appena 380 mila euro, cifra che lo stesso assessore al ramo Antonio Saitta recentemente non ha neanche voluto commentare, quando gli abbiamo chiesto una dichiarazione in merito. «Dobbiamo fare delle scelte – ha ammesso Genovese, – o gli asili o il turismo. La situazione non ci permette altro». Al di là del tono pacato del sindaco, quindi, il bilancio non presenta una situazione rosea: è ancora una volta una previsione d’emergenza, un «bilancio bellico», come lo ha definito Saitta. Ma lo sviluppo a quando?

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