Il capogruppo del Pdl non ci sta: «I “bastian contrari- sfiancano il partito»

Il capogruppo del Pdl non ci sta: «I “bastian contrari- sfiancano il partito»

Redazione

Il capogruppo del Pdl non ci sta: «I “bastian contrari- sfiancano il partito»

venerdì 19 Dicembre 2008 - 18:16

Capurro: «Polemica sterile e dannosa, l'emendamento riaffermava un indirizzo politico. Per ragioni di corrente si mette in difficoltà il partito»

«Non intendo alimentare una polemica sterile, inutile e dannosa per la città e per la coalizione di maggioranza». Così Pippo Capurro (nella foto), capogruppo del Pdl, risponde ai comunicati con i quali stamani esponenti del suo gruppo, Fazio, Melazzo e Pergolizzi, del partito, Chiarella, e comunque della coalizione, Tamà, Restuccia e Spicuzza, hanno alimentato la polemica innescata due giorni fa con il voto sui poteri speciali.

«Se i novelli bastian contrari pensano di giocare al tanto peggio tanto meglio – afferma il consigliere – sappiano che non ci sto. Non avendo altre aspirazioni, interessi e pretese se non quella di svolgere la funzione di presidente del gruppo del PdL con senso di responsabilità, equilibrio e lealtà, ho sempre tentato di stimolare all’interno della coalizione di maggioranza azioni e proposte che contribuissero a migliorare la situazione della nostra città».

«In coerenza con il programma elettorale e con le indicazioni pubblichi manifestate dallo stesso Sindaco, on. Giuseppe Buzzanca – prosegue Capurro – ho ritenuto opportuno rimarcare nell’atto di indirizzo che il Consiglio Comunale si apprestava a votare, l’opportunità politica di affidare al Primo cittadino i poteri di cui all’ordinanza n. 3633 del dicembre 2007».

«Ciò, senza esprimere alcuna valutazione sull’operato del signor Prefetto che, com’è noto a tutti, compresi i tre consiglieri di maggioranza, è stato scelto in un momento in cui il Comune di Messina era retto da un Commissario Straordinario.

D’altronde, ancor prima della firma dell’Ordinanza, lo stesso Genovese, senza farne mistero, aveva espressamente richiesto l’attribuzione del gravoso compito al Sindaco pro tempore della Città».

«Lungi quindi dall’essere un’idea estemporanea – aggiunge Capurro – frutto della mia fantasia, l’emendamento sottoscritto dai Capigruppo della maggioranza, aveva il significato di riaffermare un indirizzo politico (questo è chiamato a fare il Consiglio Comunale) che, non me ne vorranno i Consiglieri Fazio, Melazzo e Pergolizzo, è comune a tutte le situazioni di crisi affrontate con i poteri della Protezione civile. Confermare il contenuto dell’Ordinanza del dicembre del 2007, come proposto dal Consigliere Fazio, senza la necessaria precisazione, avrebbe significato la riconferma dei poteri al signor Prefetto».

Capurro conclude che «a volte si può non essere d’accordo con il proprio partito e, addirittura, abbandonarlo. Quello che non è accettabile è il comportamento di chi, per evidenti ragioni di “corrente-, si adopera ogni giorno con inusitato impegno a “sfiancare- per metterlo in difficoltà il proprio partito e, soprattutto, la propria maggioranza cui gli Elettori hanno affidato il compito di amministrare. Agli “oppositori- ombra, preferisco la chiarezza delle scelte».

S.C.

(foto Dino Sturiale)

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