Capurro: «Stop all'abusivismo, un ufficio si occupi della gestione degli immobili comunali»

Capurro: «Stop all’abusivismo, un ufficio si occupi della gestione degli immobili comunali»

Redazione

Capurro: «Stop all’abusivismo, un ufficio si occupi della gestione degli immobili comunali»

sabato 07 Febbraio 2009 - 11:50

Disagi per gli abitanti, diseguaglianze fra chi paga la quota condominiale e chi no: il capogruppo del Pdl interroga il sindaco

Il Comune istituisca un ufficio di gestione condominiale degli immobili del patrimonio comunale. A lanciare questa proposta, attraverso un’interrogazione al sindaco Buzzanca, è il capogruppo del Pdl Pippo Capurro (nella foto), che tocca un nervo scoperto, quello della gestione degli immobili comunali, lasciati troppo spesso all’anarchia dell’abusivismo. Da qui l’idea di creare un ufficio con «la competenza specifica di controllo ed intervento della salvaguardia degli immobili comunali e il buon funzionamento degli stessi», nominando «là dove mancano gli amministratori condominiali», uniformandosi in questo servizio con l’Iacp.

Capurro spiega che «numerose sono le segnalazioni di condomini abitanti in case del patrimonio comunale, così come in quelle dell’Iacp, che riferiscono di situazioni di abusivismo, specialmente nel posizionamento nella soletta del vano copertura delle scale (lucernario) dei serbatoi per la raccolta dell’acqua potabile, anche di notevole portata, con un pericolo costante per l’incolumità di ogni abitante. In alcuni casi, oltre che di serbatoi, si tratta anche di piccole costruzioni abusive che non tengono conto né della sicurezza né dell’interesse comune».

«Molte delle abitazioni – prosegue Capurro – sono abitate da gente anziana e qualche volta con grossi handicap, o comunque con patologie legate all’età. Le situazioni di disagio si verificano anche negli androni, nel vano scala spesso senza più un funzionante servizio di luce in servizio e negli alloggi Iacp i disagi aumentano, stante che gli ascensori non avendo una manutenzione costante sono spesso inutilizzabili, creando problemi agli anziani abitanti i piani superiori, che spesso sono costretti per lunghi periodi a restare in casa». Con l’aggravante che «molti degli abitanti gli immobili pagano comunque anche la quota per le spese condominiali, senza ricevere nessun servizio e controllo, anzi subendo la prepotenza di quelli che invece non hanno mai pagato la rata del condominio».

Secondo Capurro «è responsabilità del Comune mantenere una costante vigilanza degli immobili non dismessi dal proprio patrimonio immobiliare onde evitare che si verifichino illeciti che possono creare anche situazioni di pericolo, e che poi possano richiedere interventi molto onerosi. Gli stessi inquilini che lamentano ormai da tempo queste situazioni sono disponibili a continuare a pagare mensilmente la quota per le spese condominiali, a patto che al pagamento corrispondano degli effettivi servizi e controlli».

«Sicuramente – aggiunge – all’interno della pianta organica è possibile reperire figure e professionalità tali da poter istituire un ufficio unico con competenze specifiche, ed è nell’interesse dell’amministrazione stessa curare il proprio patrimonio immobiliare non dismesso, che opportunamente segito può anche essere fonte di entrate. Esiste già, inoltre, una ordinanza che vieta il posizionamento dei serbatoi per la raccolta acqua e il perdurare delle situazioni descritte potrebbe comportare per l’amministrazione una sicura perdita di immagine oltre che determinare numerosi e onerosi contenziosi».

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