In occasione della festa dell'unità d'Italia, chieste più attenzioni per il riequilibrio fra il Sud ed il Nord del Paese
Il Comitato d’iniziativa popolare “Terronia” in collaborazione con la segreteria generale dell’UGL di Messina ed il centro studi autonomie popolari, in vista della festa dell’unità d’Italia del 17 Marzo, presenta una lettera aperta destinata al Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano.
Dislivello notevole fra Sud e Nord della nazione, contrarietà sul progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, lontananza di Roma nei confronti dei territori messinesi colpiti dall’alluvione dell’1 Ottobre 2009 e senso storico dell’identità Siciliana all’interno del tricolore italiano; questi i nodi salienti della lettera aperta evidenziati e messi in confronto ai festeggiamenti dell’unità d’Italia.
“Il comitato di iniziativa popolare Terronia – si legge in incipit scrivendo a Napolitano – sente oggi il bisogno, in prossimità del 17 Marzo, festa nazionale dell’unità d’Italia, di esternarLe le nostre perplessità rispetto ad un’unità nazionale mai pienamente raggiunta sotto i diversi profili economici e sociali. Gli ultimi dati socio-economici dell’Unioncamere, consegnano un dato allarmante sull’enorme gap che esiste tra i due lati dell’Italia che si sta facendo ancora più pesante che in passato. Di fatto negli ultimi 10 anni il gap di strade, autostrade, ospedali, scuole, ferrovie e altro si è allargato di un altro 1%. In termini infrastrutturali il Sud perde rispetto al Nord Ovest per un buon 37,4%. Unica voce a favore del Sud è quella dei porti navali, un dato che sembra scontato e che vede un +6,6% rispetto al Nord, ma lascia di stucco rispetto al +72,15 del Nord Est su questo tema”.
“Al cospetto dell’unica idea – proseguono – che i diversi governi nazionali hanno saputo propagandare per il rilancio del Sud, ovvero il Ponte sullo stretto di Messina, emblema della pochezza intellettuale, culturale e programmatica di chi politicamente ci rappresenta, sarebbe bello assistere a vere politiche mirate all’espansione economica, imprenditoriale e sociale del Sud, che tengano realmente conto di quelle fondamentali e mai sin in fondo sfruttate, potenzialità territoriali, culturali e turistiche, necessarie per un reale rilancio delle economie. Chiediamo di essere maggiormente ascoltati nella potente Roma, quella grande città, sede del potere nazionale, che mai, neanche durante la triste alluvione del 1°Ottobre 2009, quando 37 messinesi persero la vita sotto la violenza di un fiume di fango, ha saputo dimostrare reale interesse per il nostro popolo, lasciando a noi messinesi l’angosciante ricordo di promesse e ipocrite corone di fiori. Questo è il quadro allarmante che la gestione politica ed amministrativa del nostro paese, sommata alle discutibili qualità di chi dovrebbe rappresentare la causa del Sud al Governo, consegna a noi meridionali”.
Termina la lettera aperta del Comitato “Terronia”, chiedendo al Presidente della Repubblica di far affiancare il tricolore italiano dalla bandiera giallorossa con la Trinacria Siciliana in centro, nel giorno memoriale del 17 Marzo 2011 al Palazzo del Quirinale, come simbolo della storia del Sud nell’unità d’Italia ed annientamento dei luoghi comuni sui siciliani del dopo-unità come banditi e briganti, auspicandosi “l’intervento del Presidente della Repubblica per garantire il ripristino del riequilibrio tra il Sud ed il Nord d’Italia” ed una “trovata attenzione, per lo meno formale, nei confronti della nostra terra”.
(foto Sturiale)
