Consiglio comunale. La maggioranza si spacca sul Ponte e sulle politiche del territorio

Consiglio comunale. La maggioranza si spacca sul Ponte e sulle politiche del territorio

Consiglio comunale. La maggioranza si spacca sul Ponte e sulle politiche del territorio

martedì 16 Marzo 2010 - 17:51

La delibera di presa d’atto sugli espropri per la realizzazione dell’opera passa nonostante l’astensione dell’Udc. Il piano quadro di Bordonaro contrada Lacco apre l’ennesimo scontro tra il partito di centro e il Pdl

In Consiglio comunale la coalizione di centro-destra arranca. Pdl e Udc sono sempre più distanti e l’Mpa non ha il peso politico per fare da collante né i numeri per garantire la maggioranza.

Oggi, in aula, ennesima spaccatura tra il partito di centro, le cui bizze sono sempre più frequenti, e il Popolo delle libertà, insofferente e indispettito dall’atteggiamento degli alleati.

Due i fertili terreni su cui si è consumato lo scontro odierno: il Ponte sullo stretto o meglio gli espropri connessi all’opera e le politiche del territorio.

Il civico consesso era, infatti, chiamato a votare “la presa d’atto della delibera Cipe relativa al programma delle infrastrutture strategiche per il Ponte sullo stretto rinnovando il vincolo preordinato all’esproprio” ed il piano quadro Bordonaro contrada Lacco .

Sulla prima delibera, i consiglieri dell’Udc presenti (ad eccezione di Ansaldo) si sono astenuti, e la proposta è passata grazie alla complicità di alcuni esponenti del Partito democratico.

Gli scudocrociati, contrari in linea di principio alla realizzazione del Ponte, hanno scelto di astenersi per dare continuità e coerenza alla posizione assunta in occasione della votazione della delibera sulle opere compensative e connesse al Ponte.

In base a quanto previsto dall’atto votato oggi dal Consiglio spetterà alla Stretto di Messina Spa “nella qualità di soggetto aggiudicatore” elargire “eventuali oneri per gli indennizzi a favore dei proprietari degli immobili gravati dal vincolo per un importo pari a 5 milioni di euro”.

La società provvederà “con mezzi propri anche nell’eventualità in cui le somme necessarie dovessero superare l’importo stimato”.

Il provvedimento approvato dal Civico consesso consentirà l’esclusione del Comune da eventuali ricorsi risarcitori di privati avverso procedure espropriative su aree su cui, per sopravvenute disposizioni, sono variati i vincoli previsti dal Prg.

La seconda delibera, come detto,riguardava il piano quadro di Bordonaro contrada Lacco.

L’Udc, particolarmente sensibile alle politiche del territorio e fervido sostenitore del Piano paesaggistico, si è però messo di traverso, evidenziando ancora una volta la necessità di porre fine alle costruzioni selvagge in ogni angolo di territorio e soprattutto sui terreni collinari, fragili e inadatti a reggere il peso di complessi edilizi.

Visto l’andazzo, la discussione della delibera è stata rimandata alla prossima seduta del Consiglio comunale, convocata per venerdì mattina.

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