Il consiglio provinciale ci ha preso gusto con i regolamenti

Il consiglio provinciale ci ha preso gusto con i regolamenti

Redazione

Il consiglio provinciale ci ha preso gusto con i regolamenti

giovedì 12 Febbraio 2009 - 23:20

Intanto il consigliere dell’Mpa Nino Previti “spara” sui parlamentari messinesi alla Regione e al Parlamento

Sembra averci preso gusto il consiglio provinciale. Ancora un regolamento infatti approda in aula dopo l’approvazione del testo per il rimborso delle spese di viaggio e di missione degli amministratori della Provincia e quello per l’affidamento degli incarichi per servizi tecnici di importo inferiore a cento mila euro. Stavolta ad essere discusso prima della votazione è il regolamento in materia di accesso alla professione di autotrasportare per conto terzi. La seduta di ieri però non è bastata a trovare l’unità in consiglio, complici diverse richieste di emendamento e modifica. Per questo, come è stato deciso dalla maggioranza dei consiglieri, il testo tornerà in prima commissione, convocata urgentemente per domani, per poi riapprodare in consiglio lunedì alle 11.

Tra gli interventi prima della discussione dell’ordine del giorno, quello del consigliere di Rifondazione Francesco Andaloro, in merito all’incidente sul lavoro accaduto ala Raffineria di Milazzo.

Un affondo preciso e senza fare sconti a nessuno invece è quello del consigliere Mpa Nino Previti, che attacca parlamentari e rappresentati a vario titolo della città per la perdita di dignità continua che si protrae giorno dopo giorno. Si parte dalla Fiera: “Non è un bollettino di guerra, ma ogni giorno leggiamo notizie di morte e anche se non di vite umane, è della morte di questa città, che giornalmente viene spogliata dei suoi diritti, dei suoi privilegi e della sua storia – ha esordito. Abbiamo denunciato l’assoluto silenzio sulla Fiera di Messina che ha subito lo sfratto da parte dell’Autorità Portuale a cui nessuno si è opposto. A tal proposito, a quando la nomina del nuovo Commissario? Certo la Regione Siciliana come tutti noi, ha a cuore la sorte dell’Ente e della Campionaria, o no?”

“Ma abbiamo da poco appreso un’altra notizia – ha poi continuato. L’Autorità Portuale per mano del Ministero delle Infrastrutture Matteoli, stà per cambiare sede, e voi immaginate dove andrà? Forse a Catania, togliendo ancora a Messina. Dove sono i nostri deputati eletti dai cittadini messinesi, cosa diranno alle prossime elezioni? A chi daranno la colpa di questi saccheggi? Forse non contano nulla ne a livello nazionale ne regionale. Capisco che la politica comporta sacrifici e delle mediazioni, allora mi spieghino cosa hanno ottenuto in cambio dalla città di Messina e per la sua provincia, quanti posti di lavoro hanno avuto in cambio? Abbiate uno scatto d’orgoglio, offrite il vostro coraggio e gridate con forza che Messina e la sua provincia non si toccano. Perché non diventeremo mai provincia di Catania o di Palermo”.

E.Rigano

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