Consiglio provinciale: “partoriti” i cinque nomi per l'Urps

Consiglio provinciale: “partoriti” i cinque nomi per l’Urps

Redazione

Consiglio provinciale: “partoriti” i cinque nomi per l’Urps

martedì 27 Gennaio 2009 - 13:58

Gli eletti sono Sidoti (Udc), De Domenico (Pdl-Ricevuto), Testagrossa (Pdl-An), Gulotta (Mpa) e Gugliotta (Pd). Passo indietro de “Il Centro con D'Alia”, scontenta “l'altra parte” dell'Mpa

L’aula “rompe le acque” e finalmente partorisce. Dopo settimane di trattative, minacce politiche e rinvii, il consiglio provinciale ha eletto i cinque rappresentanti che rappresenteranno Palazzo dei Leoni all’Urps, Unione Regionale Province Siciliane. Una vicenda che ha tenuto banco in aula e fuori, ma alla fine il cerchio si è chiuso intorno a Saro Sidoti (Udc), Massimo De Domenico (Pdl-Fi-Ricevuto), Enzo Testagrossa (Pdl-An), Roberto Gulotta (Mpa) e Biagio Gugliotta (Pd). Fondamentale, dopo i segnali d’insofferenza lanciati ieri in aula dall’ Mpa (Lo Monte) e dalla corrente D’Alia dell’Udc, la “mediazione” del presidente Nanni Ricevuto, che stamattina si è confrontato con le parti ed è riuscito a far rientrare la questione politica, aperta ieri dagli autonomisti. Autonomisti sponda Lo Monte che hanno alla fine ottenuto ciò che volevano, con la nomina di Roberto Gulotta. Scontenta invece la componente De Luca, che ha “disperso” uno dei due voti a disposizione (è andato al Pd) e con Nino Bartolotta ha chiaramente manifestato il proprio malcontento: «C’è un accordo sul quale non siamo d’accordo – ha commentato prima della votazione. Non perché abbiamo lanciato una nostra candidatura, ma per la vergogna con la quale si è arrivati ad esso. Vergogna della quale noi non siamo partecipi. Non riteniamo di partecipare al destino di una maggioranza numerica, ma auspichiamo ad una maggioranza politica. Per questo rendiamo noto il nostro dissenso per un percorso che non condividiamo».

Passo indietro invece per “Il Centro con D’Alia”, critico ieri, ma sempre “ancorato” a Ricevuto. E proprio il presidente, con tutta probabilità, avrà inciso nella decisione della corrente interna all’Udc, anche in vista della nomina nelle partecipate. Ma fondamentale è apparsa la diplomazia e la mediazione del vicepresidente del Consiglio Enzo La Rosa (Udc-Naro). Quella dei -D’aliani-, una decisione presa in nome della maggioranza e illustrata dal veterano Nino Summa (il candidato prescelto) che ha perfino citato la poesia “Il sabato del villaggio”: «Passata la tempesta, odo augelli far festa. Spero che la tempesta finisca, perché Il Centro con D’Alia è sempre a difesa di questa amministrazione, a maggior ragione perché c’è Nanni Ricevuto. Ciò per impegni d’onore e politici, che in quest’aula spesso vengono disconosciuti da altri». «Da questo momento in poi, o si cambia rotta o si va allo sfascio», chiude poi. Era stata chiesta la -testa- di Massimo De Domenico (nella foto), ma nessun problema per lui: niente franchi tiratori, piuttosto tiratori -scelti-.

Il dato finale recita così: 43 votanti, 2 schede annullate (assenti Vincenzo Calabrò e Natalino Natoli). Sidoti 8 preferenze, De Domenico 9, Testagrossa 8, Gulotta 8, Gugliotta 10. I componenti designati beneficeranno di un rimborso spese per ogni assemblea convocata. Per i consiglieri, altro aspetto positivo è che rispetto a quanto avverrebbe per un eventuale nomina in una partecipata, non devono dimettersi dall’aula. E a proposito di partecipate, se questo è l’antipasto…

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