Il presidente del partito: «Andiamo avanti da soli. In Sicilia ripartiamo da Messina». Intervenuto anche il pacifista Renato Accorinti, che ha voluto sottoporre a Casini la battaglia del “No al Ponte”. La risposta del leader centrista: «Tranquillo, Berlusconi non lo farà»
Al Congresso di questa mattina sono intervenuti anche il presidente del partito Rocco Buttiglione e i riferimenti locali Gianpiero D’Alia e Pippo Naro. Particolarmente ricco di spunti l’intervento di Buttiglione: «Rivendichiamo orgogliosamente il fatto di avere avuto ragione davanti a questo bipolarismo davanti al quale abbiamo avuto intelligenza e il coraggio di dire no. Dopo due anni e mezzo cosa rimane del PdL? Nulla. E ci lascia in eredità il peggio della politica. Facciamo un partito nuovo per fare rivivere la politica in Italia, questa è la sfida. Vedo molti giovani, da qui si deve ripartire. Noi abbiamo bisogno di gente che sia espressione di un popolo. Fino ad ora non c’è una misura di questo governo fatto per la famiglia e il mezzogiorno. Noi abbiamo una visione: ricostruire il Paese partendo da scuola, università e ricerca scientifica. Alleanze? A sinistra succede di tutto. Un accordo? Ma con chi lo facciamo? Non sono in grado di fare promesse. Noi parliamo con tutti, ma la sinistra oggi è completamente incerta sulla propria identità. Ci domandano sempre con chi andiamo. Io penso, ma è la mia personale opinione, che dobbiamo andare da soli. Poi chi vuole condividere con noi un progetto è sempre ben accetto. Le alleanze vanno fatte in parlamento. Berlusconi e Bersani non ci “consegneranno” mai un sistema elettorale diverso da quello attuale, dunque si dovrà conquistare il cambiamento sul campo. Abbiamo idee, progetto politico, uomini. Casini è l’uomo che noi abbiamo scelto per guidarci, Berlusconi è stato scelto da se stesso».
Nell’intervento sul palco guarda al futuro anche il deputato Naro, parlando del Partito della Nazionale: «Cesa a Chianciano ha delineato l’identikit del partito: nuovo; vero, in cui gli iscritti eleggeranno i propri rappresentati e definiranno programmi; più attento a limitare l’astenzionismo parlando alla gente che a stringere alleanze».
Più concentrato sul regionale il senatore D’Alia: «Siamo qui per organizzare anche in Sicilia il Partito della Nazionale, con passione e voglia di fare. Come nella campagna del 2008, ripeto che i “i nostri valori non sono in vendita”. E questo Berlusconi lo sa bene. Dobbiamo costruire una proposta credibile ed efficiente e che non punti al piagnisteo per coprire le malefatte. C’è in Sicilia una classe dirigente pronta ad avviare il cambiamento e l’attenzione nei confronti del governo Lombardo nasce proprio da questo. La nuova giunta è composta da gente che ha fatto la storia della regione, pagando e mettendoci la faccia. Non facciamo inciuci, ma ci confrontiamo sui programmi. Da Messina prosegue un percorso basato sul rapporto con il popolo vero e non con quello rappresentato in televisione».
Infine simpatico “siparietto” tra Renato Accorinti e Pier Ferdinando Casini. Il pacifista ha chiesto un commento sulla questione Ponte. Il leader centrista ha risposto «Stia tranquillo che Berlusconi non lo farà». (E.Rigano)
IN BASSO LE INTERVISTE VIDEO CON BUTTIGLIONE, NARO, D’ALIA E UN BREVE PASSAGGIO DELL’INTERVENTO DI ACCORINTI (DI DANILA LA TORRE ED ELENA DE PASQUALE).
