D'Amore presenta la sua giunta tecnica e propone: «Un referendum sul Ponte»

D’Amore presenta la sua giunta tecnica e propone: «Un referendum sul Ponte»

Redazione

D’Amore presenta la sua giunta tecnica e propone: «Un referendum sul Ponte»

sabato 24 Maggio 2008 - 11:12

Il candidato sindaco di Risorgimento invita al voto disgiunto contro «la scheda truffa voluta dai partiti». Briguglio sul Ponte è più deciso: «Opera inutile e dannosa». New entry fra gli assessori: Armando Arcovito

«Avevamo detto che saremo andati in fondo e oggi siamo qua». Così Fabio D’Amore esordisce nel giorno della presentazione degli assessori designati prima del giudizio delle urne. Al suo fianco il co-fondatore di Risorgimento messinese Carmelo Briguglio e, appunto, i componenti della eventuale giunta, tutti presenti tranne Pier Carlo Barberis e Carmelo Santoro, assenti per motivi personali. C’è anche una new entry, Armando Arcovito, non incluso nell’iniziale assetto annunciato al momento della presentazione agli uffici elettorali. Ma la presentazione degli assessori offre l’occasione al candidato sindaco che si propone come -terzo polo- al momento del voto di rilanciare un’idea forte che verrà proposta ufficialmente nei prossimi giorni: il referendum sulla realizzazione del Ponte sullo Stretto.

Ma D’Amore parte dall’importanza del singolo voto nella tornata elettorale del 15 e 16 giugno: «Il voto per noi non è un voto di protesta, ma consapevole e intelligente, contro quella scheda truffa voluta dai partiti». Basta una X sul nome D’Amore, afferma, «il voto a sindaco non è controllabile», il che è un chiaro invito al voto disgiunto, che visti i malumori interni tanto al centrodestra quanto al centrosinistra appare una strada più che praticabile. «Il voto utile alla città è quello dato a noi» aggiunge, e poi attacca la sua -ex casa-, il centrodestra: «Hanno combinato un pastrocchio di dimensioni colossali, quale credibilità avranno nel votarsi a vicenda e camminare a braccetto, quando fino a ieri si insultavano nel peggior modo. Noi facciamo una sola solenne promessa: non faremo correre il rischio alla città di un nuovo commissariamento. Non abbiamo scheletri nell’armadio, e non so se gli altri potranno dire lo stesso». Nel presentare i suoi assessori, D’Amore parla di «una giunta tecnica, perché la politica va lasciata al consiglio comunale. Voglio poi fare un plauso agli amici della Dc, che hanno fatto un passo indietro con grande senso di responsabilità, evitando un nuovo percorso giudiziario alla città sul simbolo -conteso- con l’Udc».

Carmelo Briguglio prima di iniziare il suo intervento invita ad un sentito applauso in memoria di Giovanni Falcone e della sua scorta, vittime della strage di Capaci sedici anni e un giorno fa. «L’applauso lo diamo a chi lo merita» afferma poi, prima di sferrare un duro attacco politico: «Non coltiviamo nessuna fazione politica, noi siamo messinesi, questi signori che vengono da Barcellona, da Fiumedinisi, da Graniti, da Catania, da Palermo, se ne tornino a casa e lì facciano i loro interessi». Briguglio non nega e anzi conferma la sua posizione contraria al Ponte sullo Stretto, chiarendo che si tratta «di un’opinione personale, perché in questo movimento ci sono tante idee che convivono». Secondo l’avvocato «è il tram la metafora del Ponte. Grande costo iniziale, grandi costi per il mantenimento, il tutto per risparmiare qualche minuto, quando la città non se lo può permettere. E’ uno sperpero di denaro pubblico, nessun privato mette una lira laddove non ha un ritorno economico. E poi sia chiaro: in tutti questi anni c’è stato solo un progetto preliminare, cioè praticamente nulla. Quando fu varato, tra l’altro, il prezzo di un barile di petrolio era di 25 dollari, adesso è di 125 e quando ci sarà un progetto definitivo salirà a 200. Quante ditte di trasporto punteranno ancora sul gommato? Si parla del sesso degli angeli. Il Ponte non solo è inutile, ma anche dannoso». Meno -estremista- la posizione di D’Amore: «Sono critico anch’io. Il punto è che se ci sistemeranno Messina, se si presenteranno con i fondi in mano per realizzare tutte le infrastrutture necessarie, allora ne chiederemo due di ponti, uno per l’andata e uno per il ritorno». Poi, incalzato dalla stampa, rivela: «Sono favorevole al referendum sul Ponte, e lo chiederemo nei prossimi giorni».

La squadra degli assessori: Enza Lojacono è una ricercatrice confermata di ruolo esperta di diritto industriale e in particolare di piccole imprese; Nino Fiannacca, disabile, doppia laurea in Economia e Commercio e in Scienze dell’Educazione, ha diretto il -Centro servizi disabili – associazione ‘Senza Barriere’- della Caritas diocesana di Messina; Enzo Caruso, rappresentante con Luigi Mondello della lista -Progetto per Messina-, laureato e ricercatore di Geofisica, docente di Matematica e Fisica nonché esperto dei Forti messinesi in particolare per le Fortificazioni Umbertine; Carmelo Gemelli, avvocato tributarista, arbitro benemerito della federazione italiana basket; Michelangelo Savoja, ingegnere ed esperto di questioni urbanistiche. A loro si aggiungono, come detto, gli assenti Pier Carlo Barberis, esperto in sviluppo organizzativo aziendale, responsabile risorse umane Sky Italia, ex dirigente del Milan, e Carmelo Santoro, avvocato civilista, esperto sui fondi comunitari, consulente legale del Consiglio regionale della Lombardia e di altri enti, associazioni e aziende.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007