Durissimo affondo di Santalco sulle dimissioni di Lamacchia: «Non mancherà ai messinesi»

Durissimo affondo di Santalco sulle dimissioni di Lamacchia: «Non mancherà ai messinesi»

Redazione

Durissimo affondo di Santalco sulle dimissioni di Lamacchia: «Non mancherà ai messinesi»

sabato 23 Febbraio 2008 - 17:17

Non c’è mai stato “amore- tra Carmelo Santalco, segretario comunale dell’Udc ed ex capogruppo a Palazzo Zanca, e i vertici dell’Ato3 e di Messinambiente. Oggi le dimissioni di Salvatore Lamacchia da amministratore delegato dell’Ato danno l’occasione a Santalco per lanciarsi in un durissimo affondo nei confronti di Lamacchia e della sua gestione della società d’ambito, partendo dalla concomitanza tra le dimissioni di Lamacchia e la presentazione del piano industriale, che «non si capisce né chi né come bisognerebbe attuarlo». Infatti «di solito quando si lascia un incarico prestigioso, come quello di amministratore delegato dell’ATO 3, sarebbe doveroso tracciare un bilancio del lavoro. Pur tuttavia mi rendo conto che un bilancio dell’attività svolta in questi due anni e mezzo da Lamacchia, avrebbe portato sostanzialmente a stilare un “cahiers de doléances- che, come nell’ancien régime pre-rivoluzione, non avrebbe contenuto altro che un lungo elenco di abusi, scorrettezze, omissioni e disfunzioni subite oggi dai messinesi, come allora dai sudditi del re di Francia».

«Di certo – incalza Santalco – un buon ricordo di Lamacchia lo conserveranno quei 26 messinesi che sotto la sua gestione , con un abuso amministrativo che non abbiamo esitato a denunciare da subito nelle apposite sedi, si sono visti beneficiati di un’assunzione a tempo indeterminato sulla quale aleggia ancora il sospetto, non fugato, di un illecito amministrativo per le procedure adottate: la chiamata diretta senza l’espletamento di un normale concorso». Dunque, lo spinoso capitolo raccolta differenziata: «Per il resto Lamacchia si può vantare di avere lasciato la gestione di una società che ha fatto guadagnare a Messina il primato di ultima città d’Italia come percentuale di raccolta differenziata: l’1,9 % (fonte APAT). Può vantare anche di non essere riuscito ad avviare l’isola ecologica di Gravitelli (“gioiello- ereditato dalla vecchia gestione) e di non aver saputo sfruttare in maniera produttiva tutte quelle linee di finanziamento, già stanziate con Decreto, per la realizzazione della necessaria impiantista a supporto del sistema integrato della raccolta differenziata».

Santalco da anche qualche numero, in termini economici: «C.C.R. di Pistunina € 1.131.315, Isola Ec. Di Giampilieri € 992.643, C.C.R. di Spartà € 1.275.092, C.C.R. di S.Michele € 1.412.384, Isola Ec. Di Tremonti € 674.377». Il segretario comunale dell’Udc prosegue: «Ricordo anche che ad oggi l’Ato3 non ha ancora fatto istanza di finanziamento, con relativo aggiornamento prezzi, del progetto dell’impianto di compostaggio da localizzare in località Pace (previa idonea valutazione di incidenza ambientale), già giacente presso la Struttura Commissariale e la cui scadenza è fissata per il prossimo 3 marzo».

«Tanto basta – è la conclusione di Santalco – per poter dire che la città di Messina non sentirà certo la mancanza del sig. Lamacchia».

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