Il Tar di Catania si è pronunciato, provvedimento depositato oltre i termini
Il Tar di Catania si è pronunciato, dichiarando inammissibile il ricorso elettorale presentato da due cittadini messinesi, Giulia Gatto e Giuseppe , contro la proclamazione a sindaco di Buzzanca. Alla base della decisione del giudice, il ritardo con il quale è stato depositato il ricorso, operazione avvenuta oltre i termini consentiti. Questa era una delle eccezioni di inammissibilità che erano state sollevate stamani durante l’udienza dai legali difensori dell’amministrazione comunale. Con questa decisione del Tar, salvo la presentazione di eventuali ricorsi al Cga, dovrebbe ormai considerarsi chiusa la stagione delle battaglie giudiziarie sui risultati elettorali e il sindaco Buzzanca dovrebbe amministrare per altri quattro anni. E considerando che veniamo da due commissariamenti consecutivi, questa è già una notizia.
Ricordiamo che erano tre le richieste avanzate dall’avvocato che rappresenta i due cittadini messinesi, Anna Maria Lombardo dello studio legale catanese Lisfera: annullare le operazioni elettorali di giugno, in tutte le sezioni o, in via subordinata, nelle sezioni 4, 22, 26, 30, 32, 33, 38, 46,61, 71, 76, 82, 113, 114, 115, 117, 123, 141, 148, 158, 162, 188, 194, 195, 205 e 207; oppure annullare l’atto di proclamazione alla carica di sindaco di Giuseppe Buzzanca, emesso dalla Sezione centrale il 19 giugno, nonché ogni atto presupposto, connesso e consequenziale, procedendo alla fissazione della data in cui si dovrà svolgere il ballottaggio tra i due candidati alla carica di sindaco che hanno riportato il maggior numero di voti; o infine, in via ancora più subordinata, disporre per il rinnovo del computo di tutte le schede dei candidati alla carica di sindaco delle sezioni di cui sopra. Essendo stato dichiarato inammissibile il ricorso, nessuna delle tre richieste è stata accolta.
La notizia è subito giunta a Palazzo Zanca dove i consiglieri si trovavano riuniti per la seduta programmata per il pomeriggio ma rimandata a domani per mancanza del numero legale. Tra gli esponenti della maggioranza, con un sorriso appena accennato, c’è chi commenta -pericolo scampato-. Le prime voci sull’inamissibilità del ricorso sono arrivate, come previsto, intorno alle 18. Per tutto il pomeriggio però i consiglieri rimasti in città hanno mantenuto un contatto diretto con i colleghi impegnati nella trasferta catanese. I -corrispondenti- più quotati i consiglieri Trischitta e Ticonosco.
