Qui è Rodi, qui salta
Hic Rhodus, hic saltus.
Qui è Rodi, qui salta.
Con questa lapidaria formula Esopo esortava un millantatore – che continuava a ripetere di avere compiuto nella città di Rodi un mirabile salto – a dare credibilità alle sue vanterie.
Il saggio favolista greco-africano intendeva dire che arriva sempre il momento di verificare se chi afferma di saper compiere grandi gesta ci inganna o dice la verità.
Spostiamo il concetto ai giorni nostri, sulle rive dello Stretto.
Da diversi anni chi ci governa – in tutte le sue forme, dal Grande Capo ai Capetti di periferia – ci dice che il Ponte porterà benessere al Mezzogiorno, alla Sicilia e alla nostra città in particolare.
Molti ci hanno creduto o, quantomeno, sperato.
Non perché siano imbecilli che pensano con la testa di Berlusconi o intellettualmente disonesti – come affermano stupidamente parte degli avversari dell’attraversamento stabile –, ma perché è assolutamente plausibile che una valanga di miliardi, riversati su un territorio limitato, possa rappresentare un poderoso impulso all’economia locale.
Posti di lavoro soprattutto; ma non solo.
Operai, professionisti e commercianti, passando per tassisti e pizzerie, artigiani e ristoratori messinesi e reggini potrebbero trarre dalla grande opera sostanziosi vantaggi.
La storia ha dimostrato che grandi infrastrutture, inserite in un contesto favorevole, a volte allargano i confini territoriali di un’enclave economicamente asfittica come la nostra.
Dove scambi e spostamenti sono pesantemente condizionati da un impedimento naturale qual è lo Scill’e Cariddi.
Il Ponte, quindi, considerato la panacea dei mali del Sud, anello fondamentale del Corridoio Berlino Palermo, elemento trainante di una serie di infrastrutture minori che riusciranno in breve tempo a trarre Terronia dall’isolamento in cui si trova da oltre un secolo.
60 mila posti di lavoro a disposizione dei disoccupati dell’Area dello Stretto … hanno profetizzato con enfasi biblica e orgogliosa sicurezza Presidenti, Ministri e Boiardi nazionali.
Purtroppo però gli osservatori più attenti e informati sanno che non è sempre vero.
Ma solo a volte.
Forse, parlando di 60 mila posti si sono allargati un po’ troppo, ma la fiducia dei Messinesi crescerebbe di parecchi punti se potessero toccare con mano che, con le perforazioni, arriveranno le assunzioni.
Fossero solo qualche decina .
Perché Qui è Rodi, qui salta.
