Guerrera e Minutoli (Udc) ricordano quanto previsto dal regolamento Tarsu, ma il Comune non trasmette gli elenchi dei cittadini esonerati dal pagamento della tassa
«Perché il Comune non trasmette gli elenchi dei cittadini esonerati dal pagamento della Tarsu?». A chiederlo sono il consigliere comunale Domenico Guerrera e il consigliere della III Circoscrizione Massimo Minutoli, entrambi dell’Udc. I quali affondano il dito su una piaga, la tassa sulla spazzatura, e su un diritto previsto ma non rispettato: le famiglie più indigenti non dovrebbero pagarla. Il nuovo regolamento sulla Tarsu è stato approvato nel marzo ’95 dal consiglio comunale, modificato poi due volte, nel dicembre dello stesso 1995 e nel marzo ’99. Con quest’ultima modifica, si prevedevano nuove misure “in favore di soggetti che versano in condizioni di grave disagio economico”. In particolare, ricordano Guerrera e Minutoli, si inseriva testualmente: «Sono esentate dalla Tassa le abitazioni occupate da persone ammesse a sostegno economico da parte dell’amministrazione comunale, le cui condizioni di disagio socio-economico siano attestate dalla ripartizione solidarietà sociale. A tal fine, entro il 1. settembre di ciascun anno, l’elenco dei contribuenti ammessi al beneficio dovrà essere inviato dalla Ripartizione solidarietà sociale alla Ripartizione tributi».
Il punto è che da diversi anni, sostengono i consiglieri, l’amministrazione comunale non eroga il sostegno economico alle famiglie bisognose e, di conseguenza, la Ripartizione solidarietà sociale non trasmette alcun elenco di contribuenti esentati dalla tassa alla Ripartizione tributi. «I cittadini – affermano Guerrera e Minutoli – nonostante versino in stato di indigenza, si vedono comunque “costretti” a pagare cartelle esattoriali che minacciano la confisca dei mezzi, a volte tramite prestiti elargiti da amici e parenti (talvolta nelle Parrocchie si assiste a delle raccolte mirate a sostenere qualche famiglia “colpita” dalle stesse cartelle), in barba ad una delibera del consiglio comunale che li solleva dal pagamento della Tarsu». Inoltre i consiglieri hanno accertato che «al momento non esiste una programmazione di somme disponibili a consentire l’elargizione del sostegno economico alle famiglie indigenti, ma ciò non inficerebbe l’eventuale concessione del solo beneficio di esenzione Tarsu».
