Feluca: fumata bianca dal consiglio provinciale. Ma l’approvazione della delibera scatena il caos politico

Feluca: fumata bianca dal consiglio provinciale. Ma l’approvazione della delibera scatena il caos politico

Feluca: fumata bianca dal consiglio provinciale. Ma l’approvazione della delibera scatena il caos politico

lunedì 14 Marzo 2011 - 19:10

Il Pd fa nuovamente da stampella, votando con il PdL. A sorpresa l’Udc, sovvertendo l’atteggiamento tenuto al Comune e a lungo anche alla Provincia, vota contrariamente. Domani in programma l’elezione del nuovo collegio dei Revisori: pronta la resa dei Conti?

La tanto attesa fumata bianca per i lavoratori di Feluca è finalmente arrivata. Il consiglio provinciale ha approvato nel primo pomeriggio la delibera contenente il piano strategico di governance predisposto dall’esperto Dario Latella e la costituzione della NewCo che subentrerà nella gestione dei servizi telematici e informatici. La notizia più importante è sicuramente questa, perché grazie all’atto approvato diciassette persone potranno continuare a poter contare su di uno stipendio. Domani è convocata l’udienza al tribunale che dovrebbe porre un punto definitivo sulla vicenda.

Di contorno però, a palazzo dei Leoni, si è venuto a delineare un quadra politico “preoccupante” per la maggioranza di Nanni Ricevuto. Crescono infatti le tensioni nei rapporti tra il PdL e Udc, partito che nella votazione finale sulla delibera ha votato contrario. Ma andiamo con ordine. La seduta odierna, dopo un rinvio di un’ora per la mancanza del numero legale, riprende con la riapprovazione dei sei emendamenti presentati da Pd e centristi la scorsa settimana. Anche stavolta, come venerdì scorso, tutto fila liscio fino al sesto, sul quale l’accordo tra Popolo della Libertà e le altre componenti sembra saltare. Con tale emendamento si darebbe mandato all’amministratore della società NewCo, di richiedere una stima del valore del compendio aziendale di Feluca Spa per mezzo di consulente nominato dal tribunale di Messina e conseguentemente valutare l’opportunità e la convenienza della NewCo ad acquistare il compendio aziendale della stessa Feluca. Ma mentre Pd e Udc, come riportato, vorrebbero affidarsi ad un consulente nominato dal tribunale, il PdL spinge per l’inserimento di un “preferibilmente” che dia la possibilità di affidare l’incarico anche ad un perito di fiducia individuato dalle due amministrazioni.

In aula si accendono diversi battibecchi, poi interviene Ricevuto e prova a far tornare la calma. Votano in 25: 10 favorevoli, 2 astenuti (Bivona e Vicari) e 13 contrari, Calì (Sv) più il PdL che bocciano l’emendamento. Copione che si ripete all’ottavo, che inserisce il “preferibilmente”. Il Collegio dei Revisori, sulla base degli emendamenti approvati, rivede il parere sulla delibera che da negativo diventa positivo. Tutto sembra pronto, la proposta passa ma non senza colpi di scena. L’ok arriva infatti da 16 consiglieri, 13 di maggioranza più Rao, Grioli e Gullo del Pd, che fanno ancora una volta da stampella appellandosi al solito “senso di responsabilità”. Votano invece contro, a sorpresa, quattro consiglieri dell’Udc: i capigruppo Francilia e Sidoti, più Mazzeo e il presidente del consiglio Fiore. Si astiene invece Summa. Una presa di posizione che lascia di stucco il centrodestra, considerando anche che al Comune, gli stessi centristi, hanno battagliato a spada tratta per l’approvazione della delibera, così come avvenuto alla Provincia fino al momento della votazione.

Queste, a caldo, le dichiarazioni del coordinatore provinciale del partito, Matteo Francilia: «Abbiamo votato contro perché, a causa di una decisione priva di motivazione da parte del presidente Ricevuto, è stato bocciato un emendamento, il sesto, che ci consentiva di poter contare su alcune garanzie a proposito della valutazione del compendio aziendale della Feluca Spa. La Provincia Regionale ha una posizione assolutamente diversa rispetto a quella del Comune in merito a Feluca, in quanto fino ad oggi non ha usufruito dei servizi offerti dalla stessa società. La proposta di delibera dell’Amministrazione è stata trasmessa senza che ci sia stata alcuna consultazione con il gruppo consiliare dell’Udc, nonostante ciò la nostra coalizione ha tentato con il Pd di migliorare la proposta di delibera che, nel caso della Provincia, era da rivedere nella sua complessità. L’Udc nella consapevolezza di garantire il numero legale ha comunque consentito che la proposta traghettasse verso un risultato definitivo. Da oggi però vanno affrontati tutta una serie di problemi inerenti le partecipate, senza che vengano preconfezionate delle soluzioni da presentare in Consiglio provinciale».

Dichiarazioni che forniscono una chiave di lettura, ma che francamente non aiutano a comprendere la scelta presa dall’Udc e che soprattutto non chiudono il fronte aperto all’interno della maggioranza a palazzo dei Leoni.

E le “sorprese” potrebbero non essere finite qui. Alcuni dei consiglieri provinciali oggi assenti hanno preannunciato che presenteranno richiesta di annullamento della seduta per presunte irregolarità nella convocazione della stessa. All’articolo 10 del regolamento del consiglio infatti, si legge che ogni consigliere elegge il proprio domicilio presso la segreteria del gruppo di appartenenza e in quella sede deve essere notificato l’avviso di convocazione contenente l’elenco degli argomenti da trattare, e che l’avviso con carattere d’urgenza deve essere notificato almeno 24 ore prima. Nel weekend però, ovviamente, le rispettive segreterie dei gruppi non erano in servizio, dunque i consiglieri sono stati avvisati con chiamate ai cellulari. Ma al comma 5 si precisa che la consegna degli avvisi deve “sempre risultare da dichiarazione del messo della Provincia Regionale”.

Un eventuale accertamento di irregolarità, potrebbe sconvolgere nuovamente il quadro. Per il momento, come detto, il futuro occupazionale dei lavoratori sembra essere stato messo in cassaforte. Resta invece il dubbio sulle reali necessità della Provincia di impegnarsi per coprire economicamente una società che fino ad oggi ha sfruttato poco o niente.

Per quanto riguarda la maggioranza infine, domani Ricevuto e i suoi sono chiamati ad una nuova prova per la nomina del nuovo Collegio dei Revisori dei Conti. L’unico degli attuali tre componenti per il quale è probabile la riconferma è Francesco Lembo (in quota Pd). Per gli altri due posti invece, sono in corsa un tecnico di area Nania-Buzzanca, uno vicino a Ricevuto e un terzo dell’Udc. Chissà che la resa dei conti non cominci proprio da qui…

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