Feluca-NewCo, non si esce dal guado: altra giornata interlocutoria

Feluca-NewCo, non si esce dal guado: altra giornata interlocutoria

Feluca-NewCo, non si esce dal guado: altra giornata interlocutoria

martedì 08 Marzo 2011 - 15:29

In consiglio comunale i revisori danno parere favorevole ma con “riserva”. E il segretario generale Alligo pone nuovi dubbi. Alla Provincia Latella risponde al collegio dei revisori di Palazzo dei Leoni. E l’11 marzo si avvicina…

Riusciranno i consigli comunale e provinciale ad uscire dal guado prima dell’11 marzo? Il dubbio è più che legittimo, considerato che già una volta il giudice ha rinviato l’udienza sul caso Feluca, senza che però nel frattempo da Comune e Provincia venisse fuori il risultato auspicato dai 17 dipendenti della ex società mista. Per “salvare” i lavoratori, per farla breve, servono i sì dei due organi consiliari alle rispettive delibere di costituzione della NewCo, la società interamente pubblica che subentrerà a Feluca. Senza, non si arriverà da nessuna parte. Oggi si è riunito il consiglio comunale ed in aula il presidente del collegio dei revisori dei conti di Palazzo Zanca, Roberto Aricò, ha letto il parere scritto che era stato richiesto dal Consiglio. A differenza di quello espresso dai colleghi di Palazzo dei Leoni, il parere di Aricò, Domenico Maesano e Domenico Donato è favorevole, ma è al tempo stesso «subordinato alla acquisizione di idonea documentazione attestate che all’interno dell’ente non vi siano apposite professionalità destinabili ai servizi previsti nel piano strategico di governance». Insomma, ci vuole un’attestazione che confermi che tra il personale del Comune non ci sia nessuno in grado di svolgere il lavoro che andranno a fare i dipendenti della NewCo, ex Feluca. Un assunto che dovrebbe essere implicito nel fatto che negli ultimi anni questi servizi sono stati effettivamente svolti da Feluca, quindi quando nacque la società mista evidentemente se ne ravvisò la necessità. Ma questo non basta e l’attestazione richiesta dai revisori, ha confermato il segretario generale Santi Alligo, al momento non c’è. Così come non c’è, tra gli allegati alla delibera, il parere di regolarità contabile, come evidenziato dallo stesso Alligo, che ha di fatto alimentato nuovi dubbi tra i consiglieri comunali. Inevitabile un nuovo rinvio, a giovedì 10.

Non è più “serena” la situazione alla Provincia, dove la controreplica dei revisori dei conti (vedi articolo correlato) alle osservazioni dell’esperto di Comune e Provincia (che ha redatto il piano) Dario Latella ha rimescolato le carte, affermando addirittura che la procedura prevista dal piano non rispetta la legge. Latella non si è fatto attendere nel produrre una “contro”-controreplica, ribadendo che (citiamo i punti chiave): l’operazione giuridica non consiste nella cessione della Feluca, ma nel trasferimento dell’azienda in favore della NewCo; la stima giurata dell’azienda Feluca, il piano di concordato e l’accordo di cessione sono tutti elementi necessari dell’operazione; a proposito del presunto stato di “insolvenza” della Feluca, «il collegio dei revisori – scrive Latella – si spinge in valutazioni che toccano i conti di Feluca al 2009, suscettibili di aggiornamenti almeno al dicembre 2010», ma che comunque sono marginali, in quanto la stima giurata, il piano di concordato e l’accordo di cessione, una volta costituita la NewCo, «consentirebbero di separare definitivamente le sorti della Feluca da quelle della NewCo»; circa le ripercussioni sul bilancio della Provincia, «i dipendenti della società controllata non vengono inseriti nella voce “spese di personale” dell’ente» e al tempo stesso una sentenza della Corte costituzionale escluderebbe incidenze sul patto di stabilità. Saranno sufficienti questi ulteriori chiarimenti? Lo vedremo domani, quando tornerà a riunirsi il consiglio provinciale.

«Il tempo è quasi scaduto – sottolinea Antonino Alibrandi della Fim Cisl – e si continuano a trovare innumerevoli cavilli per non mettere la delibera in votazione. Così facendo si esaspera sempre di più lo stato d’animo dei lavoratori. Tutto ciò non serve a risolvere i problemi dei lavoratori, così si crea una pericola confusione e contrapposizione mettendo addirittura una contro l’altra le varie vertenze come accaduto oggi. Intanto per Feluca si continua a perdere tempo. E’ stato chiarito più volte come il consiglio comunale non avrà nessuna responsabilità sulla costituzione della nuova società, ma sarà l’amministratore delegato della NewCo che dovrà rispondere eventualmente per eventuali percossi non coerenti con le leggi che regolano la materia».

(nella foto di Dino Sturiale: il presidente del collegio dei revisori Aricò e alla sue spalle il segretario generale Santi Alligo)

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