Il futuro dei servizi sociali è adesso, l'amministrazione chiamata a fare delle scelte

Il futuro dei servizi sociali è adesso, l’amministrazione chiamata a fare delle scelte

Redazione

Il futuro dei servizi sociali è adesso, l’amministrazione chiamata a fare delle scelte

martedì 21 Ottobre 2008 - 18:39

Sindacati e lavoratori hanno ascoltato gli assessori Aliberti e Capone. Fissato per lunedì un nuovo incontro decisivo al quale parteciperà anche il sindaco. Da reperire subito 2 milioni di euro per arrivare a fine anno

«Le casse sono vuote». La dura e cruda realtà la fotografa questa frase pronunciata dall’assessore ai Servizi sociali del Comune Pinella Aliberti (nella foto), che ha ricevuto insieme al collega con la delega al Lavoro Melino Capone i segretari di Cgil, Cisl e Uil e una nutrita delegazione di lavoratori delle cooperative sociali. Il problema è sostanzialmente di carattere economico, prima ancora che di tipo strutturale e organizzativo. Il settore dei servizi sociali va revisionato, certo, ma le urgenze sono immediate e hanno un comune denominatore, l’assenza di fondi, causata in primis dalla voragine di 2,2 milioni di euro provocata dal taglio operato dieci mesi fa dall’allora commissario Gaspare Sinatra. Un’assenza di fondi che porta alle due conseguenze peggiori: la possibile perdita di posti di lavoro, almeno 120, e la inevitabile carenza di servizi nei confronti di anziani, disabili, bambini e di tutti coloro che necessitano di assistenza sociale.

Franco Spanò e Lillo Oceano per la Cgil, Tonino Genovese e Saro La Rosa per la Cisl e Costantino Amato e Pippo Calapai per la Uil chiedono un confronto con l’amministrazione da più di un mese, almeno dall’ultimo faccia a faccia di agosto, rispetto al quale di sostanziali passi avanti non se ne sono visti. Sarà un caso che proprio oggi viene fissata la data del 27 ottobre come prossimo vertice? Forse no, ma quantomeno è un risultato. Altri non ce ne sono, se non parole e buoni propositi da parte dei due rappresentanti della giunta, che si vedono costretti ad esporsi alle proteste dei lavoratori, che non possono non sottolineare in maniera polemica, insieme ai sindacati, l’assenza del sindaco Giuseppe Buzzanca, impegnato a Palermo come il suo duplice ruolo di primo cittadino e deputato regionale impone.

«Da parecchi giorni – spiega la Aliberti – io, il sindaco e l’assessore Capone siamo impegnati a trovare soluzioni per giungere a fine 2008. Nessuno mette in discussione la certezza dei posti di lavoro. Cosa succederà dopo il 31 dicembre? Questa è un’altra storia, ma è la storia dei servizi sociali che deve continuare, perché non possiamo fare passi indietro. Di concerto con i sindacati si discuterà della rimodulazione dei criteri del settore, in questo momento mi preme dare serenità alla gente». Capone sottolinea come «l’amministrazione si è ritrovata a gestire scelte fatte da altri. L’emergenza è non togliere l’assistenza, anche perché in teoria dovremmo allargare i servizi sociali, non certo diminuirli».

E’ il parere di Oceano, segretario della Fp Cgil, secondo il quale «non c’è consapevolezza piena della problematica da parte dell’amministrazione. Bisogna che si parli con le carte in mano, senza questi soldi tra 120 e 140 posti si perderanno. C’è un grande problema: i capitolati d’appalto non sono mai stati concordati con il sindacato. La conseguenza è che sono stati compressi i diritti dei lavoratori. Se si parla ancora di tagli, noi non accettiamo di discutere di modifiche al sistema». La Rosa (Cisl Fp) punta il dito contro il fatto che «questa amministrazione non è riuscita ad uscire dagli equivoci creati da Sinatra. Non è stata fatta alcuna scelta, mi sarei aspettato qualcosa di più. E’ necessaria una mappatura dei bisogni della città, e non si possono più affidare servizi alle cooperative senza verifiche e controlli. Vorremmo un segno di discontinuità da questa giunta. Serve una struttura efficiente e dei funzionari all’altezza». Secondo il segretario della Uil Fpl Calapai «l’amministrazione e in particolare il sindaco è assente, e non contribuisce certo a dare serenità ai lavoratori con certe dichiarazioni sui giornali». Gli fa eco Amato, che invita Buzzanca a «chiarire pubblicamente la sua posizione sull’argomento».

Chiamato in causa anche il consiglio comunale. Oggi erano presenti appena quattro consiglieri, Carmelo Conti (Forza Azzurri), Gaetano Gennaro (Pd Democratici per Messina), Giorgio Muscolino (Udc) e Salvatore Serra (Risorgimento messinese), pronti a sostenere la causa e a predisporre un documento sulla questione servizi sociali. Conti e Serra indicano anche una via: «Si utilizzi parte dei disavanzo degli affari di giunta e di consiglio».

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007