Anche Garofalo dice sì a un termovalorizzatore in città

Anche Garofalo dice sì a un termovalorizzatore in città

Redazione

Anche Garofalo dice sì a un termovalorizzatore in città

giovedì 16 Ottobre 2008 - 07:10

Il deputato Pdl: «Una soluzione in sintonia con la politica di contenimento delle spese dell'amministrazione. Una corretta gestione del ciclo dei rifiuti deve prevedere l'uso di innovazioni tecnologiche»

Dopo Palazzo Zanca, un sì a un termovalorizzatore in città arriva da Roma, e precisamente dal deputato messinese Vincenzo Garofalo (nella foto). Due giorni fa erano stati i consiglieri comunali Antonio Fazio, Giuseppe Melazzo e Nello Pergolizzi ad avanzare un’ipotesi che, secondo Garofalo, «è una soluzione non soltanto percorribile, ma anche in piena sintonia con la politica di contenimento delle spese che l’amministrazione Buzzanca intende perseguire. Risanare le casse del comune è uno degli obiettivi primari che l’amministrazione si è posta e la realizzazione di un termovalorizzatore a Messina consentirebbe sia un notevole risparmio economico rispetto alle cifre attuali (ed anche rispetto ad un conferimento nel sito di Paternò), sia una possibile fonte di entrate se venisse sfruttato anche su base provinciale o regionale».

«Il risparmio inoltre – aggiunge Garofalo – non sarebbe riscontrabile soltanto per le casse comunali, ma anche per gli stessi utenti che si vedrebbero abbassare le tasse relative allo smaltimento dei rifiuti. E’ indispensabile oggi tenere in considerazione tutte quelle innovazioni tecnologiche che consentono l’uso di sistemi moderni ed ecocompatibili per il conferimento, lo smaltimento ed il riutilizzo dei rifiuti. Una corretta gestione del ciclo dei rifiuti deve prevedere percorsi paralleli da avviare contemporaneamente, in modo da far sì che il “rifiuto- divenga risorsa, fonte di reddito, di occupazione e di sviluppo, nel rispetto dell’ambiente. La raccolta differenziata deve andare di pari passo con un sistema di riutilizzo che funzioni, ed in questo quadro possono facilmente inserirsi quelle tecnologie che consentono, come i termovalorizzatori, la trasformazione in energia della frazione di rifiuto che rimane esclusa dalla differenziata».

Secondo il deputato «stando al piano regionale Messina avrebbe dovuto utilizzare il termovalizzatore di Paternò, ma un procedimento in corso davanti al Tar ha di fatto sospeso, non sappiamo per quanto tempo ancora, la realizzazione dell’impianto. Concordo quindi con i consiglieri comunali Fazio, Melazzo, Pergolizzi, nel ritenere che sia proprio questo il momento adatto per avviare l’iter che porti all’individuazione di un sito nel territorio messinese per la realizzazione di un impianto (la cui tipologia sia adeguata alle esigenze ed alla realtà territoriale), soluzione questa che comporterebbe un notevole risparmio per le casse comunali, per i cittadini, e potrebbe col tempo costituire anche fonte di entrate. In ogni caso – conclude Garofalo – la proposta appare più fattibile dell’affidarsi ad un impianto, quello di Paternò, che potrebbe essere bloccato da ricorsi e controricorsi ancora per lungo tempo, costringendo la città di Messina a dover continuare a conferire in siti lontani, con aggravi economici, ed in discariche che peraltro non rientrano in una logica moderna di smaltimento di rifiuti. Ed anche qualora l’impianto di Paternò dovesse essere realizzato non costituisce affatto la soluzione migliore per un comune che attualmente oltre 11 milioni per il solo conferimento in discarica, cifre legate alla distanza dei siti ed al costo del carburante».

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