«Non si chiede un voto per il candidato di Trapani o per quello di Ragusa, si chiede un voto per cambiare il Paese». Così Francantonio Genovese, segretario regionale del Partito democratico, intende chiudere ogni residua polemica sulla composizione delle liste per le elezioni politiche. «Il 13 e il 14 aprile – prosegue Genovese – gli italiani saranno chiamati a scegliere tra due programmi, tra due storie personali e politiche, tra due possibili maggioranze. Si chiede un voto per realizzare un programma pensato per rendere possibile un’Italia moderna». Poi, riferendosi al gesto di Berlusconi di alcuni giorni fa, dice: «Solo agli elettori, e non certo ai nostri avversari, spetta il diritto di decidere quale programma dovrà essere attuato e quale invece dovrà essere stracciato».
«Ecco perché dico – continua Genovese – che se crediamo, così come crediamo, in questo Partito, se crediamo in Walter Veltroni candidato alla Presidenza del Consiglio, se crediamo nella forza e nell’efficacia delle nostre idee e del nostro programma, siamo tutti chiamati al massimo impegno per fare in modo di realizzare tutto ciò in cui crediamo. Oggi sono convinto che certe polemiche appartengano solo alla sfera privata degli addetti ai lavori, dei politici di ieri e di oggi. Alla gente, invece, interessa capire meglio il progetto di Veltroni e del Pd per innovare, per cambiare l’Italia. Ed a noi, a tutti, non solo ai candidati in lista , spetta il compito – conclude – di andare a spiegarlo città per città, quartiere per quartiere, casa per casa».
(foto Dino Sturiale)
