Genovese: «Il commissario tutt'altro che imparziale. L'Authority? Sarebbe stato meglio un messinese»

Genovese: «Il commissario tutt’altro che imparziale. L’Authority? Sarebbe stato meglio un messinese»

Redazione

Genovese: «Il commissario tutt’altro che imparziale. L’Authority? Sarebbe stato meglio un messinese»

venerdì 26 Ottobre 2007 - 12:04

L'ex sindaco si tira fuori dal ricorso contro la sentenza del Cga: «Un'iniziativa individuale non riconducibile al Centrosinistra»

Una stretta di mano, quattro chiacchiere di circostanza, un clima abbastanza freddo. L’incontro di ieri tra l’ex sindaco Francantonio Genovese e il nuovo commissario straordinario Gaspare Sinatra è apparso una pura formalità, da sbrigare, se possibile, nel minor tempo possibile. Anche perché il neo segretario regionale del Pd, oltre ad essere ormai proiettato alle future elezioni, non ha condiviso le prime scelte del commissario.

«E’ stato un incontro molto breve, formale» ci dice Genovese, che poi accenna un commento alle prime revoca di Sinatra, che hanno visto protagonisti due fedelissimi dell’ex primo cittadino, Fragale e Cami. «Credo che per i suoi primi provvedimenti sia stato imbeccato politicamente, e questo naturalmente non mi può star bene. Ma agire su mandato politico rientra tra le sue prerogative, dunque c’è poco da dire. Certo non mi sembra affatto imparziale».

Genovese dice la sua anche sull’intesa che sarebbe stata raggiunta tra Regione e ministero dei Trasporti sul nome del prof. Lo Bosco come nuovo presidente dell’Autorità Portuale. «E’ una persona di grande livello, senz’altro. Certo, se fosse stato un messinese sarebbe stato meglio». Su un messinese, effettivamente, i pareri erano quasi unanimi, ma l’unica voce fuori dal coro “istituzionale- sul presidente uscente Garofalo fu proprio quella di Genovese, la più ascoltata, successivamente, dal ministro Bianchi. Chissà, si potesse tornare indietro…

L’ex sindaco, inoltre, smentisce nella maniera più categorica un suo coinvolgimento nel ricorso che due consiglieri circoscrizionali, Antonino Sciutteri e Giuseppe Picciotto (terzo e quinto quartiere), hanno presentato contro la sentenza del Cga che ha annullato le elezioni messinesi del dicembre 2005. «Un’iniziativa individuale – specifica Genovese – che, peraltro, non mi è stata preventimente comunicata» e che non è riconducibile nemmeno al Partito democratico o al centrosinistra in generale. «Per quanto mi riguarda – spiega ancora l’ex sindaco – ho ritenuto, e continuo a ritenere, che mantenere un clima di incertezza sulle vicende dell’Amministrazione comunale sia contrario agli interessi della città. Per questo motivo, non ho mai preso in considerazione la possibilità di difendere le nostre, pur legittime, ragioni attraverso le vie giurisdizionali. Sono convinto che tra una situazione di eventuale incertezza ed il ritorno alle urne la seconda ipotesi sia per noi una strada obbligata, perché Messina ha bisogno di uscire da questa lunga stagione di commissariamenti».

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