Per contenere le conseguenze negative per le fasce più deboli della popolazione, derivanti dalle elevate temperature previste per i prossimi mesi

Giovedì 5 luglio, alle ore 11.00, nella Sala Giunta della Provincia Regionale di Messina si svolgerà una conferenza stampa congiunta nella quale verrà illustrato il percorso di costruzione del -Patto Emergenza Caldo-. L’iniziativa è promossa dall’Assessorato Provinciale alla Solidarietà Sociale, Pio Amadeo, per contenere le conseguenze negative per le fasce più deboli della popolazione, derivanti dalle elevate temperature previste per i prossimi mesi. Verrà così predisposto un protocollo di intesa con i Sindaci dei 108 Comuni e le Associazioni di Volontariato, di Promozione Sociale ed in particolar modo di Protezione Civile, onde definire una piattaforma operativa condivisa. L’Assessore Pio Amadeo sostiene che -in quest’ottica sarà realizzato un incontro congiunto con tutte le rappresentatività del Volontariato, del Volontariato di Protezione Civile, con i referenti ASL e del terzo settore, nel quale sarà messo a punto un piano di interventi, immediatamente operativo, per affrontare l’emergenza caldo nell’intera provincia di Messina. Essendo prevista un’estate torrida occorre tempestivamente avviare tutte quelle misure utili a prevenire le conseguenze delle ondate di calore che metteranno a dura prova non solo quel 20% di popolazione anziana che soffre di patologie croniche, ma anche minori e le fasce sociali deboli. Gli uffici dell’Assessorato saranno attivi per garantire il necessario coordinamento con tutte le realtà associative che sottoscriveranno il Patto di Emergenza Caldo, rendendosi disponibili ad intervenire alle richieste che saranno avanzate. Sulla scorta del piano nazionale saranno invitati i Comuni a predisporre una mappatura delle vulnerabilità, che consenta di porre in essere interventi ed azioni mirate, specie nell’ambito della prevenzione. Il Patto Emergenza Caldo è il primo momento di un impegno condiviso che auspichiamo possa trasformarsi in un Patto Sociale di intervento da inserire tra le azioni sopradistrettuali stabili e strutturate, così da superare la logica dell’emergenza ed avviarsi verso una progettazione plurale condivisa-.