Il gran camposanto si rifà il look

Il gran camposanto si rifà il look

Redazione

Il gran camposanto si rifà il look

martedì 19 Giugno 2007 - 13:48

Un patrimonio sepolto. Abbiamo incontrato l’assessore Francesco Squadrito, che tra le deleghe ha anche quella ai cimiteri, per parlare del progetto di restauro e restituzione alla cittadinanza del Cenobio. La cappella, nota come “Conventino-, sorge in cima al Gran Camposanto, in una posizione panoramica di grande pregio. Purtroppo giace in una situazione di degrado da decenni, e già nel 1989 era stato proposto un progetto di recupero, che non aveva avuto seguito. «Adesso, – ha specificato l’assessore – grazie alla concomitanza dell’evento “Messina 2008-, nell’ottica del rafforzamento del legame tra passato e futuro della città, il progetto è stato riattivato e riaffidato ai vecchi responsabili, il professor Giuseppe Arena e l’ingegner Vincenzo Benecchi. In effetti il pregio del sito è di natura non solo storia, ma anche artistica, paesaggistica e naturalistica, per la presenza nell’area di piante particolari». Alla domanda sulle previsioni di completamento dell’opera l’assessore ha risposto: «Attualmente, dopo che la Giunta ha determinato l’atto di indirizzo, i tecnici stanno aggiornando il progetto del 1989 secondo le ultime normative. Contiamo di presentare il progetto esecutivo entro settembre 2007, espletare la gara per l’affidamento dei lavori entro dicembre e cominciare ad operare per gennaio 2008. Se tutto va bene a novembre 2008 dovrebbe essere completata». Le somme per la realizzazione, circa 1 milione e 400 mila euro, le ha messe il Comune, immaginando di ricavare dall’operazione di recupero un centro espositivo multimediale piccolo (circa 400 mq su due piani) ma affascinante per posizione e bellezza intrinseca. Al suo interno sarà possibile ospitare una mostra permanente sulla storia di Messina e sul cimitero stesso. All’esterno, invece, si potrà usare lo spazio come ambientazione per concerti e rappresentazioni. Si pone il problema della attuale utilizzo del gran Camposanto per l’inumazione delle salme, nonostante l’alto valore storico-artistico del complesso. A questo proposito l’assessore ha chiarito che: «il rapporto emotivo della cittadinanza con il Gran Camposanto è tuttora fortissimo, e non si può pensare di smettere di inumare. L’indirizzo del Comune è piuttosto quello di recuperare i tumuli abbandonati per riutilizzarli, in modo da evitare almeno di continuare a costruire». Sulle prospettive future, infine, Squadrito ha precisato che: «pensare di fare un progetto di recupero complessivo di tutto il Gran Camposanto sarebbe stato poco credibile. Ma di certo i prossimi interventi riguarderanno il Famedio, dove sono sepolti i messinesi illustri, ma dove la vicinanza con tombe molto recenti pone dei problemi che bisognerà valutare, e la porta monumentale, per la quale forse si prospetta un recupero entro il 2008».

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