Ialacqua su emergenza rifiuti. “Non un caso Napoli, ma un caso Sinatra-

Ialacqua su emergenza rifiuti. “Non un caso Napoli, ma un caso Sinatra-

Redazione

Ialacqua su emergenza rifiuti. “Non un caso Napoli, ma un caso Sinatra-

lunedì 26 Maggio 2008 - 10:42

Il segretario cittadino del Prc sottolinea la differenza esistenti tra le due situazioni rilevando che il mancato pagamento degli stipendi ha caratterizzato la gestione commissariale. “E per il futuro si pensi ad una diversa gestione dei rifiuti&quo

I vertici della Messinambiente sono stati chiari: servirà ancora qualche giorno per liberare la città dalla spazzatura accumulata nei giorni dello sciopero dei dipendenti, sempre che Sinatra ottemperi all’impegno assunto alla fine della scorsa settimana.

Dell’emergenza rifiuti vissuta dalla nostra città parla anche Daniele Ialacqua (nella foto), segretario cittadino del Prc, specificando, però, che non esiste similitudine alcuna con la situazione napoletana. Questa non ha nulla a che vedere, infatti, né con la mancanza di impianti, né con la mancanza di termovalorizzatori.

“I rifiuti giacciono infatti lungo i marciapiedi e le strade di Messina non perché non si sa dove buttarli come a Napoli, visto che esiste un’enorme discarica a Mazzarrà, ma per l’inspiegabile ritardo nei pagamenti degli stipendi ai lavoratori di Messinambiente, somme previste nel bilancio comunale, dell’ATO3 e di Messinabiente, ma non erogate. Altrettanto stranamente assistiamo puntualmente, dopo una protesta legittima dei lavoratori, allo sblocco delle somme, mentre nel frattempo la città ha pagato e paga un duro prezzo in termini sanitari, ambientali, turistici, economici. Di strane emergenze rifiuti Messina ne ha vissute tante, ma quella del mancato pagamento degli stipendi è tipica dell’era del commissario Sinatra il quale ha il dovere di spiegare alla cittadinanza i motivi reali che impediscono tali pagamenti visto che tra l’altro lo stesso commissario ha siglato lo scorso 18 gennaio, insieme con i vertici di ATO, Messinambiente e sindacati, un accordo che garantiva il pagamento degli stipendi entro il 15 di ogni mese.

Sulle cause dei numerosi roghi è inquietante che si siano scatenati in maniera quasi sistematica in varie parti della città dopo appena tre/quattro giorni di emergenza (i cittadini hanno sofferto in passato ben altre gravi crisi!), il che fa pensare ad una strategia che andrebbe indagata (perché non sfruttare le tante telecamere esistenti sul territorio cittadino?) visto l’attentato alla salute pubblica che tali roghi causano è ben più grave di quello causato dalle montagne di sacchetti di spazzatura!

Di tali roghi e delle suddette stranezze delle varie emergenze rifiuti cittadine ci si aspetta che porti un po’ di chiarezza l’intervento della magistratura e del Prefetto!

In ultimo, una considerazione sulla gestione dei rifiuti a Messina: invece di sperare nella realizzazione dei termovalorizzatori, sarebbe opportuno dare il via ad un piano straordinario di raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta in tutta la città, ed una revisione del Piano d’ambito che punti alla strategia “Rifiuti zero-, con politiche serie di riduzione, riutilizzo, riciclaggio e recupero di materie prime ed energia, con impianti di riciclaggio, di trattamento meccanico-biologico.

Riportare poi la gestione diretta dei rifiuti ai Comuni, con poteri di coordinamento e controllo alle Province, abolendo gli ATO e tutte le strutture intermedie di oggi, sarebbe inoltre un impegno che dovrebbe assumere la deputazione regionale e nazionale. Parzialmente in tal senso si era già pronunciata la Regione siciliana ed il governo Prodi. Che i partiti ed i candidati a sindaco ed alla provincia si pronuncino anche su questo in maniera chiara!-

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