Il “laboratorio” della città e delle forze sociali chiede a gran voce lo scioglimento dell’Ente Porto

Il “laboratorio” della città e delle forze sociali chiede a gran voce lo scioglimento dell’Ente Porto

Il “laboratorio” della città e delle forze sociali chiede a gran voce lo scioglimento dell’Ente Porto

lunedì 14 Febbraio 2011 - 14:22

Stamani il sindaco ha riunito attorno a un tavolo Ance, Confindustria, Ordini professionali, Cgil, Cisl e Uil, Confederazione nazionale artigianale, Confcommercio, Consulta delle organizzazioni di volontariato, Camera di commercio e Legacoop. Primo risultato: un documento unitario rivolto alla Regione

L’unione fa la forza. Un vecchio adagio che deve essere stato il “motore” della riunione tenutasi stamani a Palazzo Zanca tra il sindaco, Giuseppe Buzzanca, e le forze sociali ed economiche della città. Chiamiamolo “stati generali”, chiamiamolo “laboratorio Messina”: il confronto di oggi pone le basi, se seguito da fatti e da atti conseguenti, per una nuova stagione di collaborazione tra le forze motrici della città. Il primo risultato venuto fuori dall’incontro è stato un documento unitario, firmato da tutti i partecipanti, che ha un destinatario preciso: il presidente della Regione Raffaele Lombardo. Oggetto, la “schiavitù” della zona falcata e l’annosa vicenda dell’Ente Porto. «Dopo la sentenza emessa dal Cga appare chiaro che deve essere la politica, e più specificamente il governo regionale, a rendere possibile la realizzazione del progetto rappresentato dal Prg del Porto, e quindi il programma quadro di riqualificazione e sviluppo, già approvato ed adottato dal Comitato Portuale, in tutte le sue componenti istituzionali e sociali. La mancata decisione da parte del governo della Regione crea grave ed irreparabile nocumento all’intero territorio comunale e provinciale bloccando di fatto ogni possibile programmazione di riqualificazione e sviluppo di un’area strategica per il rilancio economico territoriale costringendo, di fatto, le aziende che insistono nell’area a sospendere qualsiasi ordinaria attività o nuovo investimento. E’ rivolto quindi un deciso invito al governatore regionale a porre fine a questa inutile querelle che vede come unica sconfitta la città di Messina, ponendo immediatamente in essere ogni atto consequenziale per lo scioglimento dell’Ente Porto, senza ulteriori indugi». Un atto politico importante, un messaggio rivolto a Lombardo dalla città e non più solo dal sindaco.

Buzzanca è soddisfatto degli esiti del tavolo di oggi. «E’ un primo punto di partenza – ha detto – per un tavolo che possa consentire la creazione di un laboratorio ove costruire, attraverso il confronto sui temi più urgenti (Messinambiente, Atm, servizi sociali, legge sul commercio in discussione all’ARS, evasione tributaria e fiscale, politica della casa etc)». Questa la sintesi che il sindaco ha voluto tracciare al termine dell’incontro cui hanno preso parte anche l’assessore alle politiche finanziarie, Orazio Miloro, ed il ragioniere generale, Ferdinando Coglitore. Al confronto hanno partecipato Sebastiano D’Andrea per l’Ance; Ivo Blandina e Laura Biason per Confindustria; Francesco Restuccia, presidente della Consulta degli ordini professionali; Lillo Oceano della Cgil; i segretari generali Antonino Genovese della Cisl; Costantino Amato della Uil; Vito Siracusa, segretario provinciale della Confederazione Nazionale Artigianale; Aurelio Giordano della Confcommercio; Filippo Cammaroto, presidente della Consulta Comunale delle Organizzazioni del volontariato; Rosario La Rosa per la Camera di Commercio, e Domenico Arena, presidente Legacoop Messina.

«Riteniamo ormai ineludibile legare le politiche di bilancio e fiscali – ha sottolineato il sindaco – con quelle di sviluppo territoriale (piano strategico, intrastrutturazione materiale ed immateriale), economico (commercio, artigianato, turismo, industriale), dei servizi alla comunità (sociali, di mobilità, dei rifiuti), alle politiche dell’abitare (casa e risanamento), confermando il governo amministrativo con una visione strategica complessiva» Da qui l’esigenza di affrontare tema per tema con singoli documenti le questioni più importanti e poter giungere ad una base complessiva di aspettative della città, condivise per ridisegnarla territorialmente da sottoporre all’attenzione del Governo regionale e nazionale. Un laboratorio a cui si aggiungeranno l’Università e la Provincia regionale, ha dichiarato Buzzanca, «per riunire tutte le forze sociali ed istituzionali, e valutare insieme ed individuare soluzioni e scelte operative compatibili e possibili». L’opportunità di confronto per «convivere e condividere» i temi cittadini, è stata comunque ribadita dai partecipanti con i quali è stato concordato di avviare approfondimenti, che partiranno dalla prossima settimana, con incontri tematici, per tavoli ristretti che permetteranno di formulare proposte conducenti allo sviluppo della città.

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