Il nodo principale da sciogliere la sostituzione in giunta di Romano, mai avvenuta dal giorno delle sue dimissioni. Le ipotesi al vaglio
Rottura totale? Forse. Quando l’Mpa ha deciso di disertate la riunione di maggioranza tenutasi venerdì scorso a Palazzo Zanca in molti hanno pensato ad una frattura difficile da ricomporre. In realtà si sta lavorando per ricucire. Oggi i consiglieri comunali autonomisti, compreso il presidente del consiglio comunale Pippo Previti, si sono riuniti con il commissario provinciale Carmelo Lo Monte. Riunione dalla quale è partita la richiesta ufficiale per un confronto col sindaco Buzzanca, alla quale parteciperanno Lo Monte stesso, il commissario cittadino Fabio D’Amore e il capogruppo in consiglio comunale Sebastiano Tamà.
Inutile girarci attorno, il nodo principale da sciogliere è l’assenza in giunta di un esponente dell’Mpa lomontiana (nessuno ha sostituito Fortunato Romano quando si è dimesso). L’unica autonomista nell’esecutivo, infatti, è Pinella Aliberti, espressione della corrente di Cateno De Luca che non è più così facilmente individuabile. “Sicilia Vera”, il gruppo consiliare fondato dal sindaco di Fiumedinisi, è slegato dall’Mpa, così come lo è il gruppo parlamentare che De Luca ha creato all’Ars. E allora non è impossibile che per far posto ad un assessore dell’Mpa “ufficiale” possa essere sacrificata proprio la Aliberti. I nomi? La linea è recuperare il primo dei non eletti in consiglio comunale, Alessandro La Cava, che potrebbe sostituire uno dei consiglieri attuali qualora andasse in giunta, o addirittura potrebbe lui stesso fare il salto “triplo” e finire nell’esecutivo. Ammesso che Buzzanca non ritenga chiusa la storia “d’amore” con l’Mpa.
