La maggioranza scricchiola, Buzzanca prova a serrare i ranghi

La maggioranza scricchiola, Buzzanca prova a serrare i ranghi

Redazione

La maggioranza scricchiola, Buzzanca prova a serrare i ranghi

lunedì 29 Dicembre 2008 - 14:36

Lungo e duro il confronto di stamani tra il sindaco e i consiglieri del Pdl. Nel fine settimana vertice con i parlamentari nazionali e regionali

Un confronto lungo un paio d’ore non è bastato a chiarire del tutto i rapporti interni al Pdl, sempre più tesi alla luce di quanto quasi giornalmente accade in consiglio comunale. L’ennesima riprova oggi: con all’ordine del giorno quattro delibere di debiti fuori bilancio, l’aula non è riuscita a raggiungere il numero legale di diciotto, nonostante diversi consiglieri fossero in giro per i corridoi di Palazzo Zanca. Risultato, sessione caduta, se ne riparla nel 2009.

Quello dei numeri, che spesso vengono a mancare, è stato solo uno dei problemi affrontati nella lunga riunione che questa mattina si è svolta nell’ufficio del sindaco tra Giuseppe Buzzanca e i consiglieri comunali del Pdl. Perché la politica, si sa, è fatta di idee, di compromessi, di quello che vogliamo, ma se non è sorretta dai numeri, finisce per rimanere fine a sé stessa. Per far quadrare i conti il sindaco potrebbe pure aprire le porte a qualcuno che, al momento, siede nei banchi opposti all’attuale maggioranza, ma ha ribadito sabato scorso che le “geometrie variabili-, a lui, non piacciono granché.

Così prima di guardare nel giardino del vicinato, meglio cercare di capire com’è la situazione in casa propria. Il bubbone scoppiato con la delibera sui poteri speciali è stata solo l’ultima goccia che ha fatto traboccare un vaso che già vacillava da mesi. Possiamo dire anche dal giorno dopo le elezioni. Perché che a qualcuno non fosse piaciuta la scelta dei nomi in giunta era apparso chiaro sin da subito. Che per altri, poi, certi “casi- come quello relativo a Gianfranco Scoglio avesse rappresentato un problema da affrontare e, se è possibile, eliminare, è stato certificato anche con dichiarazioni pubbliche (vedi D’Alia e Trischitta, ma non sono gli unici). Che infine le recenti nomine, prima del collegio sindacale e poi dei nuovi vertici di Amam e Polisportiva Messina, avrebbero creato mal di pancia stava nelle cose ed era piuttosto prevedibile.

Oggi i mal di pancia sono venuti fuori, quelli del sindaco, che ha tirato le orecchie ai “pierini- (così lui li ha definiti sabato scorso), e quelli di quei consiglieri che hanno palesato il proprio disagio nel non sentirsi rappresentanti in giunta. Una questione che, però, va affrontata non tanto e non solo col sindaco, ma con i riferimenti nazionali e regionali che ognuno dei suddetti consiglieri ha. Per questo nel fine settimana, quasi certamente sabato, si terrà una riunione con i parlamentari alla quale sta già lavorando il commissario cittadino del Pdl Pippo Rao e che dovrà servire a chiarire una volta per tutte la vicenda.

D’altronde, questo è l’input dato dal sindaco, incombono questioni come i fondi Fas, il Ponte, la via del Mare e le ferrovie, sulle quali senza una maggioranza coesa Buzzanca si troverebbe costretto a scegliere tra due opzioni: tentare la strada delle “geometrie variabili-, aprendo la porta a chi pare vi bussi insistentemente, oppure fare quel “passo indietro- da lui stesso paventato qualora i consiglieri del centrodestra dovessero confermare di non condividere quel programma che, è stato sottolineato oggi, fu sottoscritto dagli stessi parlamentari. Allo stato attuale non sembra ci siano margini per un rimpasto, per lo meno a breve, anche se il congresso di marzo si avvicina e il partito unico, il Pdl, sembra meno coeso che mai.

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