Manutenzione delle autostrade colabrodo, si utilizzino le somme che i cittadini pagano coi pedaggi

Manutenzione delle autostrade colabrodo, si utilizzino le somme che i cittadini pagano coi pedaggi

Manutenzione delle autostrade colabrodo, si utilizzino le somme che i cittadini pagano coi pedaggi

lunedì 14 Marzo 2011 - 13:12

E’ una delle proposte venute fuori dal consiglio comunale aperto dedicato alla vicenda Cas, presente il commissario Beringheli. Solo due i parlamentari (oltre al sindaco): Garofalo e Formica

Una migliore manutenzione autostradale attraverso il parziale reinvestimento delle risorse finanziarie derivate dai pedaggi e dell’applicazione di nuove tecnologie; un mini-svincolo di sicurezza a Giampilieri; l’abbattimento del pagamento autostradale a Villafranca. Queste alcune delle proposte più rilevanti lanciate stamani a Palazzo Zanca, nel corso della seduta aperta del consiglio comunale dedicata al tema spinoso della sicurezza delle autostrade siciliane ed in particolare della Messina-Palermo e della Messina-Catania. Seduta in cui, ma ormai non fa più notizia, sono più le assenze che le presenze. Stavolta i parlamentari sono ancora meno di quelli presenti una settimana fa al consiglio straordinario sulla vertenza delle Ferrovie. Appena due, Enzo Garofalo e, nella parte finale, Santi Formica, vicepresidente dell’Ars. A cui si è aggiunto il sindaco-deputato Giuseppe Buzzanca, con un’apparizione fugace, giusto il tempo di dire la sua. «Ritengo che la situazione delle nostre autostrade – ha detto Buzzanca – sia drammatica per la qualità del servizio offerto. L’origine è molto lontana, perché negli anni si è assistito ad un lento ma progressivo deterioramento del sistema autostradale, privilegiando la costruzione alla manutenzione. Ci sono tre aspetti fondamentali, che meritano interventi urgenti: la manutenzione ordinaria delle autostrade, la manutenzione straordinaria dei viadotti, nessuno escluso, e il problema della pendolarità su Villafranca».

Prima di lui il presidente del Consiglio, Pippo Previti, ha evidenziato come «il tratto compreso tra Tremestieri e Milazzo sia il più pericoloso dopo la Salerno-Reggio Calabria. Per questo motivo urgono interventi urgenti per frenare l’emorragia di incidenti mortali». Un’emorragia dovuta ad uno stato di “salute” dell’infrastruttura autostradale a dir poco pietoso, indegno di un Paese civile. Se né discusso anche nell’ultima seduta della IV commissione dell’Ars, il 9 marzo scorso, di cui pubblichiamo in allegato il resoconto sommario. In quell’occasione così come oggi era presente il commissario del Cas, Calogero Beringheli. Il quale stamani si è limitato a dire ciò che già si sapeva, cioè ad elencare gli interventi programmati nell’immediato futuro. Li ricordiamo: sono stati consegnati la settimana scorsa i lavori alle imprese che, a seguito di gara ad evidenza pubblica, si sono aggiudicate l’appalto per la collocazione della segnaletica nelle autostrade Messina-Palermo e Messina-Catania, e delle barriere di sicurezza nella Messina-Palermo. Gli appalti relativo alla segnaletica se li sono aggiudicati le imprese Sion srl di Gela per la A18 e Chillè Antonino srl di Saponara per la A20. Per le barriere di sicurezza della A20, invece, l’appalto è andato all’impresa Fracasso spa (Ati capogruppo-mandataria) con la impresa mandate I.Me.Va Industria Meccanica Varricchio spa di Benevento.

Non è stato tenero il direttore dell’Ispettorato di vigilanza sulle concessioni autostradali dell’Anas, Mauro Coletta: «Vigileremo su tutto, perché la situazione non è più tollerabile. Sono venuto stamani da Catania, e l’autostrada versa in uno stato vergognoso». Duro anche Enzo Garofalo, del Pdl: «Il caso delle autostrade l’ho già sollevato in commissione Trasporti alla Camera insieme all’on. Germanà, la politica avrà dunque il compito di fare tutto il possibile per ottenere le maggiori risorse possibili. Ma il Cas deve assumersi le sue responsabilità. E spiegare, ad esempio, perché dal 2006 non c’è un bilancio approvato».

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