Stornati 10 milioni dai 100 inizialmente concessi alla regione del nord (cui ne vanno 90). A Veneto e Campania vanno rispettivamente 60 e 40 milioni. La soddisfazione di Nania: «Emendamento che il Governo spero accolga»
A Messina vanno, come sempre, le briciole, anche se ovviamente c’è chi è contento anche di quelle. Perché meglio di niente è, e allora va bene così. Il decreto Milleproroghe del Governo pensa a tutto e a tutti, comprese le alluvioni che hanno devastato diversi territori del Paese. E ha distribuito somme importanti. 60 milioni al Veneto, 40 alla Campania. E inizialmente 100 milioni alla Liguria. Poi grazie a un emendamento ci si è ricordato che nemmeno un anno e mezzo fa a Messina sono morte 37 persone, vittime di un’alluvione terribile. Così la Liguria si è dovuta “accontentare” di 90 milioni e Messina s’è presa con gaudio e sollievo “ben” 10 milioni. Alleluja. Il vicepresidente del Senato, tra le “guide” del Pdl in Sicilia, Domenico Nania non esita persino a “brindare”: «Esprimo piena soddisfazione in merito all’emendamento al decreto “Milleproroghe” che stanzia risorse a favore della provincia di Messina gravemente colpita dall’evento alluvionale dell’ottobre 2009. Mi auspico che ci siano le condizioni perché il Governo lo accolga». Ci mancherebbe pure.
Qualcuno poi dovrebbe spiegare ai “cittadini italiani” di Messina e provincia perché, ad un anno e mezzo dal disastro, siamo ancora costretti ad elemosinare qualche spicciolo (perché spiccioli, finora, sono arrivati dal Governo centrale), quando pochi mesi dopo l’evento alluvionale che l’ha colpita la Liguria ha ottenuto “cash” ben 90 milioni. Quando si chiesero 100 milioni al Governo, pochi mesi dopo il tragico 1. ottobre 2009, si parlò di demagogia, si disse che i fondi sarebbero arrivati. Sì, sono arrivati gli scarti. I fondi, quelli veri, sono stati dirottati altrove. Con “viva soddisfazione” di tutti.
