Misure per stabilizzare il personale dell’area della dirigenza medica e veterinaria in Sicilia

Misure per stabilizzare il personale dell’area della dirigenza medica e veterinaria in Sicilia

Redazione

Misure per stabilizzare il personale dell’area della dirigenza medica e veterinaria in Sicilia

mercoledì 28 Gennaio 2009 - 23:25

Iniziativa di Filippo Panarello e di due deputati regionali siracusani del partito Democratico all’ Ars

I deputati regionali siracusani del Partito Democratico, Bruno Marziano e Roberto De Benedictis, con Filippo Panarello, hanno presentato, al presidente della Regione e all’assessore alla sanità, un’interrogazione “per misure adeguate allo scopo di stabilizzare il personale inquadrato nell’area della dirigenza medica e veterinaria in Sicilia”. “L’Assessorato alla sanità pur in presenza del piano di rientro” – hanno detto i due parlamentari regionali – “ha ritenuto di dover autorizzare le strutture sanitarie pubbliche, ASL e Policlinici universitari, alla stabilizzazione del personale precario paramedico (ausiliari, infermieri e tecnici) secondo le linee guida definite a sua tempo con le organizzazioni sindacali, escludendo però l’area della dirigenza medica e veterinaria. Considerato che numerose regioni italiane (come Calabria, Sardegna, Puglia, Veneto, Marche, Emilia – Romagna, Toscana, Piemonte) hanno proceduto all’emanazione di provvedimenti atti alla stabilizzazione anche del personale inquadrato nell’area della dirigenza medica e veterinaria, che in Sicilia il personale in oggetto (circa 700 unità) svolge una funzione essenziale nel garantire l’operatività delle numerose strutture sanitarie e che questo personale opera da molti anni e pertanto ha maturato i requisiti ai fini della stabilizzazione”, Marziano e De Benedictis hanno chiesto ai rappresentanti del governo regionale di valutare la possibilità di stabilizzare anche il personale dell’area della dirigenza medica e veterinaria “allo scopo di soddisfare, in analogia a quanto già avvenuto in altre regioni italiane, la legittima aspirazione al superamento della condizione di precarietà in cui versa detto personale e contestualmente contribuire a rendere più efficiente il sistema sanitario pubblico in Sicilia”.

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