«Nania ha offeso il consiglio comunale», Palazzo Zanca si ribella

«Nania ha offeso il consiglio comunale», Palazzo Zanca si ribella

Redazione

«Nania ha offeso il consiglio comunale», Palazzo Zanca si ribella

venerdì 30 Gennaio 2009 - 14:41

Nella seduta di ieri diversi interventi hanno stigmatizzato le dichiarazioni del vicepresidente del Senato. Capurro: «Se ne discuta in una riunione di capigruppo»

Dopo Gianfranco Scoglio, è il senatore Mimmo Nania a finire “alla sbarra” del consiglio comunale. Nella seduta di ieri sera, infatti, non sono mancati gli interventi tesi a stigmatizzare le dichiarazioni rilasciate dal vicepresidente del Senato in occasione dell’inaugurazione della mostra della Marina Militare. A proposito dell’ormai famoso caso Scoglio, Nania aveva parlato di «legittima, ancorché pretestuosa, presa di posizione di singoli consiglieri comunali», invitando il consiglio a «occuparsi di problemi seri».

Giuseppe Melazzo, Pdl, ha chiesto «tutela alla presidenza in merito alle dichiarazioni rese alla stampa dal senatore Nania riguardo i lavori d’aula, altamente lesive della dignità e dell’autonomia dei consiglieri comunali», invitando il presidente del consiglio a «stigmatizzare fortemente» queste dichiarazioni. Ha seguito la scia di Melazzo il consigliere del Pd (Democratici per Messina) Gaetano Gennaro: «Occorre che il presidente assuma una posizione precisa, visto che spesso i deputati nazionali assicurano la loro presenza in città solo in occasione di esternazioni, peraltro di un certo tipo, o quando devono andare a sedersi a tavoli in cui stabilire come “spartirsi la torta”».

Non si è discostato dal messaggio neanche il capogruppo del Pdl, Pippo Capurro, che ha invitato il presidente a convocare una conferenza dei capigruppo per discutere sulla questione «e dare una risposta univoca da parte di tutte le forze politiche qui presenti» (proposta appoggiata da Bruno Cilento, capogruppo dell’Udc con D’Alia). La voce fuori dal coro è stata quella di Salvatore Ticonosco: «Ho la sensazione che qui si facciano processi su processi. Il senatore Nania, sollecitato dal giornalista, ha risposto alla domanda che gli è stata posta, dichiarando che, viste le condizioni in cui versa la città, eredità lasciata dai precedenti amministratori, vi sono argomenti più importanti di cui discutere. Non credo ci sia niente di offensivo in tutto questo».

Il concetto è stato, però, chiarito da Nicola Barbalace: «Nessun processo al senatore Nania, solo una forma di tutela di un organo che sicuramente non spreca il suo tempo. Come spiegato già nel documento redatto con il collega Caprì, le dichiarazioni del senatore Nania sono state rilasciate con superficialità, senza conoscenza dei fatti, laddove sarebbe stato meglio restare zitti, soprattutto quando si rivestono ruoli quali quello di vicepresidente del Senato». Nello Pergolizzi ha aggiunto che «quando si generalizza, si sbaglia sempre e, a questo riguardo, sento di ringraziare il senatore D’Alia e l’onorevole Briguglio che hanno espresso solidarietà al consiglio comunale e, in merito al “caso Scoglio”, hanno chiarito che si tratta di una questione di conflitto d’interessi, poi aggravata da fatti giudiziari».

A questa ennesima presa di posizione del consiglio, che segue di pochi giorni il clamoroso voto con il quale è stata chiesta la revoca delle deleghe dell’assessore Scoglio, il sindaco Giuseppe Buzzanca può reagire in due modi: continuando a non considerare di pubblico interesse queste vicende, mantenendo però il gelo nei rapporti con il consiglio, oppure lanciare un segno di distensione e venire a dibattere in aula.

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