Nuovi siluri di D’Alia: «Non c’è un euro per Messina». Nel mirino anche Germanà e Garofalo

Nuovi siluri di D’Alia: «Non c’è un euro per Messina». Nel mirino anche Germanà e Garofalo

Nuovi siluri di D’Alia: «Non c’è un euro per Messina». Nel mirino anche Germanà e Garofalo

sabato 05 Dicembre 2009 - 16:26

Il senatore Udc: «Non mi meravigliano le parole del presidente della commissione, mi indigna la disinvoltura con cui due giovani ed inesperti parlamentari messinesi della maggioranza continuano a prendere in giro le comunità colpite dall’alluvione»

«Non mi meravigliano le parole del deputato leghista venuto, anche lui, a Messina come tanti ministri e sottosegretari a fare l’ennesima passerella in giro per i luoghi dell’alluvione dell’1. ottobre scorso. Alessandri nulla aveva da dire, e nulla ha detto, in merito ai fondi da destinare per l’alluvione, perché come abbiamo dimostrato non ci sono risorse aggiuntive ai 60 milioni di euro già stanziati per il rientro dall’emergenza». E’ questo il commento del presidente del senatori Udc, Gianpiero D’Alia, dopo la visita a Messina della Commissione Ambiente e dopo le dichiarazioni del suo presidente, che aveva definito inutili gli emendamenti presentati al Senato prima e alla Camera dopo per destinare più fondi all’emergenza alluvione.

«Non mi meravigliano – continua D’Alia – nemmeno le poco rispettose parole di Angelo Alessandri nei confronti del Parlamento e dell’asserita inutilità delle proposte per Messina avanzate finora. Da un leghista non ci si aspetta niente di più e niente di meno. Ciò che invece mi meraviglia e mi indigna e la disinvoltura con cui due giovani ed inesperti parlamentari messinesi della maggioranza, anziché fare battaglia in Parlamento per Messina, portano in città improbabili presidenti di commissione, in gita a Giampilieri, continuando a prendere in giro le comunità colpite dalla tragedia del primo ottobre».

«Che la Finanziaria sia stata ridotta a nulla da questo Governo è noto a tutti – sottolinea l’esponente centrista – , ciò che è meno noto, ma grazie ai due giovani parlamentari messinesi è chiaro alla città, è che non solo non ci sono risorse in questa Finanziaria per l’alluvione di Messina, ma non ce ne sono nemmeno tra i cosiddetti fondi Fas, né tra quelli a disposizione della Presidenza del Consiglio dei ministri, e non si sa da dove verranno prese le risorse aggiuntive. Il deputato leghista accompagnato da due giovani parlamentari messinesi – prosegue D’Alia – ha ingenuamente rivelato un’altra verità, ovvero che la città di Messina fino ad oggi è stata presa solo in giro dal Governo centrale: dopo l’alluvione, infatti, è stato annunciato un decreto legge per Messina come per l’Abruzzo che non è stato mai fatto. Dopo qualche settimana il ministro all’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, aveva parlato di un decreto legge per la gestione dei fondi sul dissesto idrogeologico e anche questo decreto legge non ha mai visto luce; sempre la Prestigiacomo, ha successivamente detto che nella Finanziaria sarebbe stato inserito un pacchetto di emendamenti con interventi straordinari per il dissesto idrogeologico a partire proprio da Messina ed anche questi emendamenti non ci sono stati».

«Qualche parlamentare messinese – ricorda D’Alia – aveva annunciato incautamente che 400 milioni del miliardo di euro stanziati dal Cipe per il dissesto idrogeologico sarebbero stati destinati alla nostra città, anche questa notizia si è rivelata falsa. Oggi apprendiamo dal deputato leghista che forse qualcosa si vedrà nel decreto legge ‘milleproroghe’ o in qualche altro provvedimento del Governo. Dobbiamo dunque ringraziare Alessandri e i due giovani parlamentari messinesi del Pdl per averci anticipato la notizia, per me scontata, che nemmeno un euro verrà stanziato in Finanziaria a favore degli alluvionati di Messina. Spero – conclude il senatore Udc – che qualcuno inizi a provare un po’ di vergogna».

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