Le risorse giacciono da 3 anni senza essere impiegate, eppure c’è una lista di domande. L’obiettivo per l’assessore Bisignano è riattivare la Commissione competente, per rimodulare la graduatoria o per la pubblicazione di un nuovo bando
Si torna a parlare di “Paese Albergo” alla Provincia di Messsina, iniziativa nata nel 2001 per la concessione di incentivi per lo sviluppo e la riqualificazione turistica, attraverso lo stanziamento di finanziamenti in conto capitale. All’epoca presidente era Giuseppe Buzzanca e assessore al turismo Antonino Testa. Il concetto a cui si ispirava la formula dell’organizzazione “Paese Albergo”, era quella di favorire lo sviluppo ricettivo dei centri urbani ed extra-urbani, mediante trasformazione o adattamento di camere da destinare alla ricettività alberghiera, mediante anche il recupero di case rustiche esistenti nelle campagne, dotandole dei servizi necessari a tal fine e mettendole a disposizione dei turisti attraverso Comuni, Pro-Loco o Associazioni di categoria. Nel 2005 furono pubblicate le graduatorie e stanziati, con delibera approvata dal Consiglio Provinciale, 2 miliardi delle vecchie lire, un milione di euro oggi. Di quella cifra però, sono stati utilizzati solo 200 mila euro circa. Ne restano dunque 800 mila in cassa, non impiegati, e che tra l’altro giacciono senza poter essere riservati ad altra destinazione. Ciò in quanto i fondi sono vincolati, tra l’altro stanziati proprio dalle casse della di Palazzo dei Leoni.
L’argomento è stato dibattuto la scorsa settimana nella seduta della quarta commissione consiliare presieduta da Francesco Rella. Ad affrontare l’argomento l’assessore Michele Bisignano, che ha chiarito la sua volontà di riattivare la commissione che si era occupata di valutare le proposte e stilare la graduatoria. L’obiettivo potrebbe essere di duplice natura: o la rimodulazione della graduatoria del 2005 o la pubblicazione di un nuovo bando per l’assegnazione delle risorse. L’apposita Commissione sarebbe costituita dall’Assessore al Turismo della Provincia Regionale di Messina, dal Tecnico Comunale dei Comuni interessati, dal Presidente della Commissione Consiliare al Turismo e da un Dirigente Tecnico della Provincia con competenza nel settore.
Il procedimento prevedeva la presentazione dell’istanza, tramite i propri comuni di riferimento, da parte dei privati interessati. Successivamente i tecnici dell’Aapit effettuavano un sopralluogo, che adesso verrebbe eseguito dai tecnici dell’Assessorato provinciale al Turismo, per verificare le condizioni di fattibilità del progetto.
